venerdì 25 maggio 2012

Tua res agitur, paries cum proximus ardet

Siccome non sono diligente a compilare i tags non saprei ritrovare il post di almeno un anno fa nel quale scrivevo quello che dice Monti oggi: Se cade la Grecia il problema è di tutti.
Solo che lo scrivevo in latino, ricordando una frase di Onorio III, che ho scoperto nel frattempo citava una lettera di Orazio.
Cara Angela, è un problema tuo, quando brucia la casa del tuo vicino.

giovedì 24 maggio 2012

Anna Finocchiaro

Beccata a far compere all'Ikea con la scorta mentre uno dei poliziotti spingeva il carrello. Solo che non è un buon momento per i politici per fare certe operazioni che vengono lette male, e anche giustamente, almeno un po'. Che poi, con la scorta si creano dei rapporti cordiali in genere, per cui ecco che magari il poliziotto si offre lui.
Insomma l'hanno attaccata. E lei come risponde: che avere la scorta non è mica un piacere, che gliel'hanno imposta.
Che non è una risposta elegante. E' vero, twitter appiattisce però ci mancava solo: quindi visto che ci sono almeno spingano il carrello.
Comunque a me sembra peggio che lei abbia votato contro il taglio delle pensioni d'oro.
Poi, volendo, candidiamola pure per il Quirinale eh...

venerdì 18 maggio 2012

E adesso? 2

Lo hanno pure prosciolto stasera! Per il processo Mediatrade.
Dico, lui, quello che aveva ridotto il Parlamento a bivacco per i suoi manipoli (questa tra l'altro è la cosa più vera).

giovedì 17 maggio 2012

Ricordi

Poco meno di un anno fa, tra luglio e agosto, mentre si scatenava la tempesta su di noi, quella che impose il ritorno dalle ferie di Berlusconi e Tremonti che vararono la terza manovra dell'anno, mi pare che fossero Zingales e un altro sul sole24ore a suggerire di fare una operazione dolorosa di assalto al nostro debito pubblico per eliminarne di botto un blocco imponente e far così calare la tensione, ma soprattutto annullare un certo numero di aste con tassi che viaggiavano sui 500 punti di spread.
A dieci mesi di distanza, con un'ulteriore manovra da lacrime e soprattutto sangue sulle spalle, si va ripresentando il problema (e sappiamo tutti che l'UE non caverà ragni dal buco al vertice del 23), che durerà almeno sino alle nuove elezioni greche. Un paio di mesi da incubo, con spread che già oggi...
Non sarà il caso di riprendere quella simpatica e dolorosa idea di Zingales, e tirarsi via dal mercato per un paio di mesi per non dover pagare interessi di nuovo stellari sui nostri BOT e aprire la via a altre manovre che ci avvicinano sempre più al centro del Maelstrom?

A loro insaputa!

Non c'è altra possibile giustificazione per i soldi dati da Lusi a Renzi, Rutelli e Bianco.
A loro insaputa.
A loro insaputa.
A loro insaputa.
A loro insaputa.
A loro insaputa.
A loro insaputa.
A loro insaputa.
A loro insaputa......

L'Italia è bella ma ha il problema del traffico


Sui giornali di ieri due notizie correvano affiancate presumo perchè entrambe si riferivano al "mondo automobilistico". In realtà mostravano una forte contraddizione che però nessuno nei giornali, almeno nella versione web sembra abbia notato. La prima denunciava l'ennesimo calo del mercato delle auto in Europa e ancor più in Italia; la seconda segnalava che nelle città italiane la velocità media è di 15 km all'ora, come accadeva nel 1700 (come abbiano calcolato questo confronto non so). Questa seconda notizia era giustificata con l'intasamento delle nostre città, intasamento da auto.
Ecco, è chiaro che il crollo dell'auto è preoccupante perchè strettamente collegato alla crisi che ci attanaglia, denuncia un grave calo delle nostre disponibilità, ma anche il grave rischio di prossimi ulteriori licemnziamenti in Fiat.
Però, se vogliamo velocizzare il traffico urbano di auto bisogna averne meno e mettere tutti sui mezzi pubblici, ben integrati fra loro e veloci (questa è una speranza ovvio).
Allora bisogna scegliere, bisogna parlare con Fiat o chi vi pare, o forse non parlare con nessuno e puntare al mezzo pubblico. Il paradosso è che Fiat ha appena venduto un gioiello come Irisbus non perché andasse male, ma perchè lavorava ovviamente solo col pubblico e il pubblico non paga. Ordinano i bus e poi se va bene ti pagano a sei mesi, sennò a sei anni.
Ecco alle volte tutto si tiene e succede che guardi il traffico e capisci la crisi economica.

mercoledì 16 maggio 2012

House sweet House

Ieri Gregory House ne ha detto una bella: "le persone pericolose non hanno bisogno di fare irruzione in casa tua: vivono lì!"

Del PD oggi

Dunque vediamo: stamattina i sondaggi dicevano che il PDL è in caduta libera, che anche l'ex-UDC ha problemi e che l'unico che "sale" prepotentemente è il PD.
Non sono certo dispiaciuto, è il partito al quale sono iscritto, quindi....
Certo, ci sarebbe una questione di dettaglio a rendermi meno soddisfatto, e non è che deve ancora passare un anno per le elezioni, queste sono cose da tifosi.
Il dettaglio è che non ho idea di quale sia il programma di governo del mio partito e chi dovrebbe attuarlo.
Lo dicevo, è solo un dettaglio.

Ma a lei, ci piace? Eh alooora!

Il presidente della Consob Giuseppe Vegas, del PDL, non uno di passaggio dato il ruolo che riveste, due giorni fa ha fatto una bella uscita, molto politica, "no alla dittatura dello spread!".
Ieri, quando hanno declassato 26 banche italiane, Casini ha fatto una bella uscita, molto politica: "un piano criminale contro l'Italia".
A me queste affermazioni possono anche piacere, diciamo soprattutto la prima (la seconda non è neanche adatta alla faccia e alla bocca di Casini), perché insomma, è un urlo al rialzare la testa, a ribadire il primato della politica e soprattutto degli Stati, sulla Borsa.
Però.
Io a questi signori e più in generale a tutti (me compreso) faccio una domanda semplice semplice: ma oggi come oggi, qualcuno di noi investirebbe i suoi risparmi in buoni del debito greco?

lunedì 14 maggio 2012

Senza bisogno dell'oroscopo

Napolitano stamattina ha provato a dire qualcosa di vagamente rincuorante: "anno brutto, ma ne usciremo".
Non ci sono dubbi, tra 7 mesi ne usciremo piombando a regressione battente sul 2013, solo che con le mie incredibili doti divinatorie sono già in grado di dire che il prossimo anno non sarà brutto: sarà peggio.

domenica 13 maggio 2012

E adesso?

Il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso dice a radio24 che Berlusconi si merita un premio per la lotta alla mafia. Sì proprio a lui, proprio da lui, che va anche da Fazio, che a noi di sinistra piace molto, perché quelli che lottano la mafia ci piacciono tutti molto (giustamente) e sono tutti arruolabili nella sinistra.
E adesso cosa facciamo? Stiamo zitti? Diciamo che ha ragione? (cribbio sarebbe  il colmo). Lo attacchiamo e gli diciamo che è mafioso?
Per intanto, preliminarmente, finché non decidiamo, come minimo diciamo a Fazio di non invitarlo più.

mercoledì 9 maggio 2012

Suicidi

Monti di per sé non è un uomo simpatico. Credo che sia evidente a tutti. E' un professore universitario bocconiano, presidente della stessa Bocconi, che ha avuto una carriera di altissimo profilo e che con il suo solo muoversi rigido dentro il loden dimostra di possedere 4/4 di nobiltà borghese, se non di più. Probabilmente da vicino puzza di naftalina. Di per sé, diciamolo, starebbe più simpatico Berlusconi, in un contesto diverso coglieremmo in pieno e sempre tutti quegli aspetti positivi che gli hanno consentito di sbaragliare avversari politici uno dietro l'altro: sorridente, un po' caciarone, con l'aria di chi la sa lunga, un uomo che si è fatto da sé, con paccate di soldi e che magari ti invita a cena e tu torni a casa pensando "ma tu guarda 'sto Berlusconi, così ricco e così alla mano". E se sei maschio speri che la prossima volta ti inviti anche per il dopocena.
Insomma, Monti non avrebbe mai vinto le elezioni neanche per amministratore del condominio, i vicini avrebbero pensato male di lui: "sì, una persona perbene, un professore universitario, ma ti saluta a malapena, da casa sua non si sente mai provenire un urlo, non c'è neanche puzzo di cucina, chissà se ci si può fidare di uno così".
Non lo avremmo mai voluto al Governo, se le cose fossero andate un po' meglio, se ci fossero state "caramelle da distribuire".
Però come ho già detto, nonostante molte cose della sua politica mi lascino molto perplesso, una cosa che mi convince maledettamente è proprio il suo parlare: denso, preciso, con un grande rispetto per le parole che usa. E soprattutto sa mettere in ordine cronologico i fatti: lo abbiamo chiamato per tirarci fuori dai guai, guai grossi, talmente grossi da far correre guai all'intero sistema economico europeo.
E ieri lui l'ha detto. L'ha detto chiaro, facendo anche riferimento ai suicidi, per la prima volta in modo indiretto, con quel rispetto, quel pudore borghese-cattolico che si ha in Italia nei confronti della parola suicidio (come si faceva un tempo con la parola cancro). E ha detto una cosa che avrei detto anche io: io sono qui a metterci una toppa, non ho fatto io il buco sul fondo del Titanic, quel buco l'hanno fatto gli altri capitani che sono scappati quando l'acqua ha preso a salire.
E via col polverone di questi politici da strapazzo in primis PDL, Lega e IdV che già glieli avevano messi in conto quei suicidi. La Lega poi, che negli ultimi 20 anni ha contribuito come e più di altri a spolpare ciò che avanzava dell'Italia.
Ecco, quando poi succede questo, si muove l'intero sistema mediatico e tutto si deforma e davvero sembra che Monti l'abbia fatta grossa, chissà che ha detto. Andatelo ad ascoltare, ha detto cose sacrosante e se è vero che dovrebbe mostrarsi in generale meno spocchioso, be', figurarsi gli altri, quelli con i morti sulla coscienza.

martedì 8 maggio 2012

Grillismi

Grillo secondo me dice un mucchio di scemenze. Come questa cosa che dobbiamo uscire dall'euro, che non dobbiamo pagare il debito pubblico et similia. In parte dice anche cose alla Berlusconi, quello che in un comizio ha detto "vinceremo il cancro!" come se fosse Umberto Veronesi, e lui che dice che una fragola-pesce omg avrebbe fatto 60 (dico 60!) morti perché l'ibridazione avrebbe fatto sì che le nuove fragole producono antigelo per radiatori; una cosa assurda, tanto più assurda perché questa specie di fragola-pesce non è mai stata prodotta, dico mai.
Però un sacco di scemenze le diceva anche l'Umbertone lì, quello del dio-Po, e tutti a dire che era il trionfo dell'anti-politica, e Occhetto che un altro po' se la rideva e poi l'Umbertone lì, non solo si è pagato l'Università per i figli con quelle scemenze (battutina), ma ha anche deciso delle sorti di questo sciagurato Paese, facendoci addirittura un governo con gli avanzi della "Cosa" di Achille.
Perciò occhio con il Genovese, che tra le cose non assurde che dice ce n'è una di oggi un po' volgare, ma efficace: "La destra, il Pdl, il centro: non c'è più nulla. Si stanno liquefacendo in questa diarrea politica".

Ricordi di ragazzino

La Spagna si agita e la polizia comincia a sparare | Linkiesta.it

La prima volta che sono stato in Spagna era il 1985. Ricordo varie cose del viaggio, anche se, con qualche ragione, molti mi accusano di dimenticare sempre tutto (e io invece penso sempre di ricordare solo quello che mi interessa, ovviamente). Lungo tour di quelli che organizzava mia madre e mio padre sopportava alla guida (me lo ricordo ancora: circa 13 mila km in 15 giorni di viaggio). Io mi divertivo molto a tenere le mappe in mano, anche quando non servivano. Era agosto, e ricordo che il caldo era insopportabile. A Saragozza mie sorelle fecero delle fotografie davanti a Nuestra Senora del Pilar su delle statue di bronzo sulle quali facevano solo finta di sedere poiché erano roventi e appoggiarsi avrebbe significato finire ustionati all'ospedale. Ricordo varie altre cose: un pomeriggio a Madrid, in Gran Via, un tizio vestito di tutto punto con tanto di valigetta avvocatizia si mise di punto in bianco, mentre camminava, a lanciare urla disumane al cielo, continuando per la sua strada; chissà, magari poi è andato a tenere un'arringa come uno normale; forse era solo il caldo.
Soprattutto ricordo la sensazione di un Paese un po' strano, meno ricco, un po' demodé, una sensazione che avrei avuto anche 13 anni dopo, quando a Barcellona sono andato a viverci.
Infine un'altra cosa ricordo di quel viaggio lì, poi ritornata anche le volte successive: il timoroso rispetto che incutevano i poliziotti, armati fino ai denti, con manganelli di dimensioni smisurate. Viaggiavano in coppia e la gente stava sempre a distanza, la folla delle strade si apriva letteralmente al passaggio. Era una democrazia giovane allora, la Costituzione aveva solo 7 anni d'età, e il tentato golpe di Tejero era del 1981 (non che io sapessi tutte queste cose, figurarsi). Ma non è cambiato molto da allora, anche nella "molle" Barcellona la polizia era violenta, figlia di una città che oggi è tirata a lucido, ma che nasconde sotto una sottile patina turistica la sua reale e antica civiltà di città portuale, nel senso più profondo del termine (e chi è stato anche a Napoli o Genova, sa cosa voglio dire); dove la "pulizia" del barrio Chino alla fine degli '80 ha visto scorrere il sangue degli abitanti che delle Olimpiadi se ne fregavano.
Vabbe', alla fine questo post è una specie di Amarcord, tutto per dire che non sono per niente stupito che oggi a Madrid e Barcellona si possa avere paura d'andare in giro per strada perché la polizia spara, e per quanto i fatti della Diaz siano di imbarazzante portata, i poliziotti italiani fortunatamente ispirano più facilmente il commissario Manara che non il tenente Cobretti.

Referendum n° 5 paraponzi ponzi po!


Il referendum regionale n° 5, di valore solo consultivo, prevedeva l'abolizione delle cosiddette province "storiche" di Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano. Ha raggiunto il quorum e i sì hanno vinto con il 66% delle preferenze.
Poiché la maggioranza non è stata schiacciante come per gli altri quesiti, ma comunque talmente alta che è la percentuale valida per cambiare anche la Costituzione italiana, qualcuno, anche giustamente, si pone il problema di una "attenta riflessione". Suppongo con il dubbio sottinteso che, magari, le 4 province "storiche" non debbano essere soppresse.
La mia riflessione non è forse molto "attenta", visto che la scrivo a urne calde, ma è questa: a queste 4 entità istituzionali sono legate questioni che vanno al di là degli aspetti puramente politico-amministrativi. Sono appunto delle province "storiche", sottintendono una "tradizione", un'"abitudine", in parte una identità. Il nome stesso è collegato alle città simbolo dei rispettivi territori e ad antiche ma sempre vive rivalità e campanilismi, purtroppo. Anche dal punto di vista delle architetture, si manifestano, soprattutto a Sassari nella piazza principale della città, con una certa imponenza. Potrei farla più lunga, magari soffermandomi sugli aspetti principali della storica rivalità tra Sassari e Cagliari, o su Nuoro piccola Atene della Sardegna o Oristano antica sede degli Arborea, ma insomma il concetto che volevo esprimere mi pare chiaro. Sono tutti elementi che hanno legittimanente contribuito a rendere dubbiosi alcuni di noi sul significato profondo di un'abolizione, ripeto, al di là degli aspetti politico-amministrativi.
E nonostante ciò il 66% dei Sardi ha scelto per l'abolizione, ha superato preconcetti, identità (cosa c'è di più importante?) e campanilismi (cosa c'è di peggio?) e ha saputo "leggere" l'obiettivo finale: eliminare un ente intermedio che (a torto o a ragione, ma a ragione) si percepisce come inutile, anzi, dannoso.
Perciò, si può procedere e eliminare le cosiddette "province storiche" senza patemi e tormenti.
Per chi poi avesse velleità modello "tener la patria gloriosa"... basta "salire alla Torrese" e sfogarsi lì.

lunedì 7 maggio 2012

Regione Campania, la trappola dei debiti - Corriere.it

Regione Campania, la trappola dei debiti - Corriere.it

A parte i dati spaventosi, nell'articolo si osserva come quel debito debba essere ripianato in qualche modo. E quel qualche modo è in sostanza lo Stato. Sono 13 miliardi, 13 miliardi in più rispetto al debito pubblico italiano, una finanziaria insomma.
Ora, la domanda è, noi (cioè gli Italiani non Campani) cosa ne pensiamo? Ci farà(ebbe) piacere pagare anche i debiti dei "soli" Campani? Immagino la risposta (che è anche la mia per istinto). Ma mi domando anche un'altra cosa: e  i debiti dei Sardi chi li paga?
E un'ultima, ok, non li vogliamo pagare (ma li pagheremo), e ora chi glielo dice ai Tedeschi che sarebbe il caso che pagassero i debiti dei Greci, dei Portoghesi, degli Spagnoli, e...ops, i nostri?

Futuro prossimo

Sinceramente, a me del fatto che Hollande sia socialista (o che si dica tale, ma in Francia sono più seri che qui, magari è socialista davvero) mi importa un fico secco.
Quello che invece mi importa è che dica "l'austerità non è una fatalità", che suona bene anche in Italiano, e che spero voglia dire qualcosa di concreto. Perché la situazione francamente è insostenibile, checché ne pensi Angela Merkel, e il vero rischio resta quello che da qui a un paio d'anni la Germania si trovi a guidare non l'Europa ma niente più che un cumulo di macerie. Certo, resta da capire quale sia la ricetta politica di Hollande, a parte la pur nobile questione del matrimonio gay (che non ha aiutato granché Zapatero, perché alla fine anche in Spagna più di un gay tra quelli che hanno perso il lavoro avrà votato per Rajoy). Ma mi auguro che sia una ricetta convincente, sviluppata in armonia, magari, con Monti e Rajoy stesso per convincere Angelona.
Spero.
Resta però sullo sfondo l'unico obiettivo serio che ci toglierebbe davvero dai guai, ma che oggi come oggi è davvero un'utopia per quelli come me: una vera integrazione federale europea, un rapido viaggio verso gli Stati Uniti d'Europa.

venerdì 4 maggio 2012

Riflessioni stupide

E' evidente che l'episodio dell'uomo che si barrica nell'agenzia delle entrare è molto preoccupante. Sintomo evidente dell'impazzimento generale verso il quale ci porta la miseria o la percepita miseria. Resta però da capire come mai un uomo "normale" possedesse due fucili a pompa e altrettante pistole e come mai non abbia valutato di vendere oggetti che si possono ragionevolmente ritenere un "surplus" per iniziare a pagare le tasse.

giovedì 3 maggio 2012

Nuovi scenari


La politica europea di rigore fiscale voluta dalla Germania e della quale ormai si parla anche tra muratori, operai e pescivendoli (un po' come pare che nel IV secolo si parlasse dell'Arianesimo) inizia ad avere conseguenze interessanti dal punto di vista politico forse non pienamente previste dalla signora Merkel. Non è che io non capisca le ragioni della Germania e più in generale del contribuente tedesco al quale si chiede di pagare per il dissoluto contribuente greco (d'altronde vivo in un Paese dove un partito come la Lega fa il 10% dei voti a livello nazionale). Però sembra che anziché dare in garanzia il Partenone alla Finlandia o vendere Mykonos alla Germania, i Greci stiano ragionando un po' più in grande, o meglio, guardando un po' più in là. E così, se i "fratelli" europei si rivelano un po' troppo "serpenti", tanto vale buttarsi tra le braccia di una grande potenza un po' decaduta che però può sempre fornire un bel po' di riscaldamento invernale: la Russia di Putin. Allo stesso modo, l'Ungheria, sempre più bisognosa di contante, intesse relazioni strette con la Cina, che costruirà aeroporti e infrastrutture nel Paese magiaro.
Si dirà che non è elegante corteggiare e fare affari con Paesi non propriamente democratici, ma a pancia vuota la democrazia sembra sempre un lusso del quale si può fare almeno un po' a meno, e d'altronde, quelli che dovevano essere e comportarsi da amici, o addirittura dei confederati (visto che non si può dire connazionali tra europei dato il senso anche etnico del termine) hanno fatto molto, ma molto non l'hanno fatto e la parola tradimento non è del tutto stonata per le orecchie dei Greci e degli Ungheresi.
Resta il problema fortemente politico di cosa vogliano essere gli Europei tra qualche anno, e se ancora si potrà parlare di Unione europea addirittura tra soli due o tre anni, se le cose continuano così. E non dimentico mai che dalla fine dell'Impero romano d'Occidente, la nascita di quella che oggi è l'UE, ha coinciso con il periodo di pace più lungo per la storia di questo continente.