venerdì 27 aprile 2012

Serendipity

Domenica da Fazio c'era Claudio Magris. Non ho mai letto niente di lui tranne qualche articolo di giornale. Mi è sempre sembrato spocchioso, ma chi sono io per dare dello spocchioso al prossimo?
Comunque, siccome Magris è uno di quelli che, mi pare, si sente più importante perché conosce persone importanti, ha tirato fuori che ha conosciuto Isaac B. Singer, che io sino a un anno fa non sapevo neanche chi fosse, e invece, guarda tu, è un vero genio della scrittura.
E insomma, Magris ha detto che Singer una volta gli ha mandato una cartolina con i saluti per lui, per la sua famiglia e per i suoi amici. E Magris ha detto che questa cosa che Singer estendeva i saluti agli amici era bellissima perché gli amici sono importanti e ci migliorano la vita e quindi Singer era un genio anche per questo (quest'ultima cosa la dico io non Magris ma il senso era quello).
E quindi?
Ieri notte guardo il David Letterman show, che a me piace molto, perché mi fa molto ridere e lo trovo un genio, e poi fa togo dire che guardi il David Letterman show. E Letterman fa una battuta sui manutentori dello zoo di San Diego, ma si era sbagliato erano i manutentori dello zoo di Saint Louis, e dice "mi scuso con i manutentori dello zoo di Saint Louis, con le loro famiglie e i loro amici".
E quindi, o David Letterman è sensibile e geniale come Isaac B. Singer (non improbabile d'altronde) oppure questo è il modo americano di fare e dire certe cose e Magris non lo sapeva.
E naturalmente io sono spocchiosamente soddisfatto di tutto questo giro di interpretazioni, anche perché ho imparato una cosa nuova.

giovedì 26 aprile 2012

TAV

Io non sono né favorevole né contrario per principio alla Tav.
Perciò ascolto, e dico la verità, da quel che ho sentito sinora sarei tentato di dire che è una buona cosa farla.
Però, oggi il ministro Passera ha detto una frase roboante: Dalla Tav vantaggi per 12 miliardi di euro nei prossimi 50 anni.
Roboante appunto, e allora ho preso la calcolatrice, non quella scientifica che mi hanno regalato quando ero al liceo scientifico; questa qui, del computer, che fa solo +-*/.
E ho diviso: 240 milioni l'anno. Che davvero fanno prima a chiudere la buvette di Montecitorio per risparmiare la stessa cifra, o non aver preso in affitto uno di quei palazzoni del MIUR che hanno fatto vedere a Report due settimane fa.

De orbis logica

A me se il Governo o il Parlamento decide di abbassare le tasse fa solo piacere. Ovvio no?
Però mi domando, a novembre o dicembre scorso, quando hanno messo su la salvaItalia, che era un massacro di tasse da accapponare la pelle, tutti lo sapevano, e anche noi. E che era recessiva e che sarebbe stata maledettamente pesante, tutti lo sapevamo.
Ma si chiamava salvaItalia, e quindi non c'erano alternative. E non solo, ci si riservava ad ottobre di sollevare l'IVA di altri due punti. Anni di sacrifici!
Oggi, a 4 mesi di distanza, accade che la manovra si va attuando, quindi siamo entrati in recessione e dobbiamo pagare quel "fracco" di tasse che ci spolperà. Tutto secondo programma diremmo.
E invece no. E oggi dentro e fuori dal Parlamento tutti a dire che bisogna fare qualcosa e diminuire le tasse. Perché la benzina costa troppo, l'Imu è micidiale e chi più ne ha più ne metta.
E io mi domando, ma è lo stesso mondo nel quale vivo io? Quelle tasse non le hanno messe perché così era e non c'era alternativa? E a 4 mesi di distanza le tasse, che ancora in pratica non le abbiamo neanche pagate, almeno non tutte e non le peggiori, le volete togliere? E su quali basi, siamo fuori dai guai?


martedì 24 aprile 2012

Una cattiveria


Ieri sera, mentre preparavo la cena, ha preso un pezzo del robot da cucina che, senza volerlo, le è caduto di mano. L'ho guardata e rimproverata, e lei, con lo sguardo un po' torvo, ha farfugliato un po', lasciandomi intendere che sì avevo ragione ma non l'aveva fatto appositamente, che appunto il pezzo l'era sfuggito di mano. Potevo chiuderla lì, ma ho alzato un po' la voce rimproverandola ulteriormente. Infatti le sono venuti gli occhi lucidi ed è andata via, con un pianto strozzato.
Mi sono addolorato, e non capivo perché e mi sono detto che l'avevo fatto per insegnarle qualcosa.
Poi nella notte ci ho ripensato, mentre non riuscivo a prendere sonno, e ho capito. Non l'avevo fatto per motivi educativi. Perché bastava il primo rimprovero.
In realtà ho compiuto una vera cattiveria, perché sapevo che avrebbe pianto e però sapevo che poi avremmo fatto pace, e che l'avrei abbracciata e baciata e saremmo stati sul divano a guardare i cartoni animati. E questa cosa mi piace molto, e quindi l'ho rimproverata senza altro motivo.
Ecco i genitori non sono sempre buoni. Figurarsi io.

Una storia di poco conto

Mi servivano delle guarnizioni per un sifoncino. Ferramenta, 3 guarnizioni da un pollice 20 centesimi.
Faccio: c'è ancora qualcosa che costa poco, vedo. (battuta di bassa lega per guadagnare l'uscita).
E il ferramenta mi attacca un bottone: vola da Monti a Berlusconi a Scilipoti ai drogati, insomma, la politica fa schifo, e ci stanno mangiando vivi.
Verissimo.
Sparo le mie solite cartucce di ordinanza e accondiscendenti.
Dopo dieci minuti riesco ad uscire.
Faccio la mia strada verso casa, e mentre rifletto su come tutti abbiano bisogno di sfogarsi in momenti di crisi nera e su come anche quell'attività di ferramenta periferico sopravviva per miracolo o forse sia sul limite della chiusura, mi accorgo che non mi ha fatto lo scontrino.


La Grecia e la democrazia


Tra domenica e oggi si sta verificando nuovamente, questa volta in Francia, un fenomeno che ha fatto scandalizzare parecchi nei mesi scorsi a proposito dell'Italia. La cosiddetta sospensione o flessione della democrazia. In effetti accade che in un Paese, un grosso Paese, che per ventura è la 4° o 5° potenza economica mondiale, si vota. E i cittadini si orientano verso un governo diverso e questa cosa viene "punita dai mercati": la borsa entra in crisi e lo spread vola. È un segnale, un modo per dire, cari Francesi, così non va. Voi decidete pure liberamente col vostro voto, sia chiaro, siete una democrazia, ma attenti perché finite male, meglio se vi mantenete il tipo che vi ha governato sinora.
E la cosa simpatica è che i Francesi a questa cosa non sono abituati, mentre gli Italiani sì (la DC non ha governato per 40 anni solo perché il PCI era fatto di incapaci, ma perché così prevedeva il patto atlantico e perché non avevamo in Italia un partito socialdemocratico degno di questo nome sino all'arrivo di Craxi).
Si confermano scenari preoccupanti per l'Europa, perché la Francia non è la Grecia (e daje, poveri Greci, ma anche no, perché come i Cinesi ora ci aspettano seppur nudi sull'altra riva del fiume, e ci aspettano tutti, compresi gli Olandesi), e perché è confermata l'imbarazzante debolezza della politica, l'incapacità dell'UE (o meglio del duo franco-tedesco) a gestire una cosa chiamata moneta unica, e perché così sì che i mercati, che non sono feroci, se non nel senso della ottusità animale con la quale seguono le loro regole, prendono il sopravvento su quella simpatica cosa chiamata democrazia.
E così avviene che la Grecia che la democrazia l'ha inventata e l'ha esportata, ora l'ha persa e sta esportando il nuovo modello.
Benvenuti nella modernità.

mercoledì 18 aprile 2012

A che piano siamo?

C'è un bellissimo e inquietante racconto di Dino Buzzati che si intitola i Sette piani. Ritorna spesso nei miei discorsi per vari motivi, quindi chi mi conosce magari lo conosce già. La storia è semplice: un uomo entra in un sanatorio per tubercolotici che ha la caratteristica di essere diviso in reparti organizzati per gravità della malattia. Al settimo stanno i "quasi-sani", al piano terra quelli che non hanno speranze. E' chiaro sin dall'inizio il finale: entrato al settimo piano per una forma leggerissima, quasi inesistenze, il nostro eroe finirà incosciente al pianterreno in un percorso fatto di ambiguità, mezze frasi, omissioni, rassicurazioni, false speranze, zuccherini per indorare pillole sempre più amare.
Oggi c'è nel linguaggio e nelle parole di Monti, qualcosa che richiama nettamente i primari di quel sanatorio e anche il suo predecessore Giulio Tremonti.
Dopo settimane, mesi, passati a ripetere il mantra "Noi non siamo come la Grecia", era poi arrivata la frase: "Non faremo la fine della Grecia"; oggi infine ha detto questo: "Ci battiamo per non fare la fine della Grecia".
Chiaro no? ci hanno trasferito al piano di sotto, anche se solo temporaneamente, per carità.
O no?

martedì 17 aprile 2012

Limpido come l'acqua

In vena di paragoni catartici, sempre Formigoni ha affermato di essere "limpido come l'acqua", dal che deduco che l'acqua di Milano è pure peggio di quellla specie di terriccio che Abbanoa ci rifila nei rubinetti.

Acqua e sapone

Nella lunga videoconferenza di oggi sul Corriere, Roberto Formigoni a proposito di Nicole Minetti ha detto che don Verzè gli aveva garantito che si trattava di una "ragazza acqua e sapone".
Non stento a crederlo, anche io al posto suo passerei tutto il tempo che mi rimane a lavarmi.

Non è mica una cattiva idea

Dice che Borghezio ha proposto di vendere la Sardegna (tra le altre cose) per ridurre il debito pubblico.
Metti che poi ci compra la Germania, certo, ci tocca imparare bene il tedesco, ma a me sembra l'unica idea sensata partorita da quel tipo lì.

lunedì 16 aprile 2012

Orrore

Dico la verità, in tutta la vicenda delle serate ad Arcore sinora mi ero anche divertito e per quanto condannassi il comportamento di Berlusconi per le sue implicazioni politiche ho sempre mantenuto sul fondo quel sorriso un po' complice del maschio che magari non condivide lo squallore ma comprende l'altro maschio impazzito per la lap dance (mi scusino le poche signore che frequentano questo luogo).
Ma ora, ecco, ora che so, che faceva danzare alcune di loro travestite da Ronaldinho, con tanto di maschera, l'orrore si è impadronito di me.

venerdì 13 aprile 2012

Cose interessanti

A me che Rosi Mauro sia stata espulsa dalla Lega mi importa punto.
Ma che sia ancora vicepresidente del Senato mi rode parecchio.

martedì 10 aprile 2012

Ma tu guarda 'sti Terroni

E adesso viene fuori che la Tanzania, dove quei nobilotti della Lega volevano magnanimemente investire qualche milione dei soldi pubblici che una legge delinquenziale consentiva loro, delinquenti, di prendersi, aveva rifiutato i soldi e gli investimenti perché: poco trasparenti.
Mi immagino la faccia di un Calderoli o di un Borghezio, che avranno pensato "ma guarda te 'sti terù che noi portiam gli sghei e loro fanno i superiori".
E' strano no? Come ci rimangono male i razzisti quando sono i nègher a essere (non fare) i superiori.

giovedì 5 aprile 2012

Gemonio

Si è dimesso Bossi. A Gemonio canottiere a mezz'asta.

Sempre sull'antipolitica

C'è questa cosa qui che in questo momento la fiducia dei cittadini verso i partiti è ovviamente crollata. E allora a Destra come a Sinistra si dice che non si deve soffiare sul fuoco dell'antipolitica, che i partiti sono fondamentali per la Democrazia, che guardate cosa ha causato Tangentopoli (che questa è anche vera perché Tangentopoli ha causato il ventennio successivo).
Però sarà il caso che qualcuno glielo dica a tutti questi segretari e sgherri di partito quando accusano l'antipolitca: rubare, signori, non è politica!

martedì 3 aprile 2012

Terroni

Se poi viene fuori che è tutto vero, ve l'immaginate i fans della Lega che scoprono che Belsito faceva affari con 'ndranghetisti dell'odiato Sud?

Henry John

Chiunque mi venga a dire che il tesoriere della Lega ha compiuto dei reati per finanziare il partito e Bossi troverà in me un animo ben disposto ad ascoltarlo. Ora c'è un'inchiesta in corso, e nonostante le mie abitudini al garantismo sono naturalmente portato a pensare che tutto ciò di cui accuseranno un qualunque tesoriere di qualunque partito sia vero e anzi qualcosa non si è ancora scoperto.
C'è un'unica cosa che mi fa sospettare che tutto il bailamme messo in piedi sinora sulla Lega finirà in un buco nell'acqua: uno dei pm è Henry John Woodcock.

lunedì 2 aprile 2012

Dell'ipocrisia della Sinistra

Ma dico io, ma cosa c'è di più ipocrita di un segretario di Sindacato di sinistra che ammette di essersi fatta delle canne in gioventù "ma mai a scuola eh!". Perché mai a scuola? Perché così è più educata? Perché così è meno illegale?
Ma se ne facesse qualcuna anche oggi e si rilassasse.

Sul lungo periodo

In questi giorni si ricorda il ventennale del massacro di Sarajevo e su alcuni giornali è anche comparso il fatidico titolo: "Perché l'Europa non è intervenuta?".
Che domanda è? Basta guardare al presente e tutto è chiaro.
L'Europa non esiste.