mercoledì 1 aprile 2009

Nucleare

Alla fine degli anni 80, quando in Italia ci fu il referendum anti-nucleare andai controcorrente, votai no all'eliminazione. Ero giovane ma saccente già, soprattutto consideravo un errore "uscire" dalla ricerca, oltre che sbagliato essere gli unici a "smettere" mentre tutti gli altri continuavano, perché in tal modo non ci si proteggeva da nulla in realtà.
Nelle settimane scorse ho ascoltato con discreta attenzione il dibattito sul "ritorno al nucleare" dell'Italia e sempre controcorrente avevo seri dubbi sul cosa fare. Soprattutto la mia attenzione si è focalizzata sulla "lunghezza" del rientro: proponi il nucleare perché il petrolio è a 150 dollari al barile e in esaurimento, ma la prima centrale l'avrai tra 20 anni se va bene (in Italia poi...ok facciamo 30), quando stiamo già tutti a far luce di nuovo con le candele.
Poi ho visto REPORT domenica scorsa, non dimentico che due o tre anni fa, sempre su Report, del nucleare in Spagna e Francia parlavano non bene, benissimo, ma non mi importa, questo è un problema di coerenza dei giornalisti, ma io ho visto abbastanza: NUCLEARE NO GRAZIE, troppi rischi, comunque. FINE.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Doveroso, anche se non c'entra niente col nucleare (o forse si...).
Palazzo di Città (ex Teatro Civico) di Sassari, 27 marzo 2009: c’erano Gianfranco Ganau, Andrea Oggiano, Maria Grazia Ledda, Attilio Mastino, Antonello Mattone, Piero Sanna, Peppinetta Fois, Albertina Vittoria, Michele Pinna, Susy Trova, Cristina Cugia, Aldo Morace, Toti Mannuzzu, Stefania Bagella, Anna Maria Piredda, Angelo Castellaccio, Paolo Scarpellini, Sandro Ruju, Anna Tilocca Segreti, Pina Uleri, Tonino Delogu, Massimo Pittau, Enrico Basso, Elisa Varela, Andrea Da Passano, Franco Borghetto, Paola Porcu, Tonino Fauli, Paola Berlinguer, Pier Paolo Mura, Mauro Gargiulo, Luigi Agus, Eloisa Mura, Alessandro Soddu, Mauro Sanna, Giuseppe Zichi, Giuseppina Sanna, Annamari Nieddu, Carla Ferrante, Salvatore Tola, Marisa Brigaglia, Tiziana Olivari, Angelo Ammirati, Tino Grindi, Raimondo Cugia, Antonio Arcadu, Manlio Brigaglia, Alberto Moravetti, Marina Addis Saba, Luca Foddai, Mariella Cortès, Sergio Ticca, Antonio Capitta. E qualche altro.

Anonimo ha detto...

e quindi?
Forse quando, se arrivera il primo watt nucleare, la metà di questi saranno morti?
Oppure sono stati colpiti dalla radiazione?