giovedì 25 giugno 2009

Segretario del PD

L'elezione di Franceschini a segretario del PD mi aveva lasciato molto perplesso e ne ho scritto subito anche qui. Poi qualche sua mossa fuori dall'ignavia veltroniana mi aveva colpito positivamente (quando c'è calma piatta anche una "bava di vento" sembra un uragano). Un brutto segnale era invece arrivato un mesetto fa: l'uscita sui figli di Berlusconi, sul "fareste educare i vostri figli da quest'uomo?", era stata una zappa sui piedi. Avant'ieri ancora peggio: "iniziato declino della Destra", dopo che quelli si erano presi 35 provincie partendo da 8. Ha ringalluzzito un Berlusca tramortito e rimbambito che col piccolo pallottoliere che gli ha regalato Tremonti, dopo che ha saputo che Silvio gioca con le bambine, ha potuto far due calcoli e bofonchiare un colpo da ko sula quale ha dovuto spremere tutta la sua esperienza politica e retorica: "vorrei sempre perdere così" (e ti credo!).
Ma ieri, ieri il France ha deciso di ricandidarsi alla guida del PD. E vabbe' dico io, non è coerente, ma oggi qui chi è coerente? Silvio apre nuove strade alla politica e ai comportamenti e noi impariamo presto, quindi via, France si ricandida.
ok.
Però poi l'ho sentito, frasi come questa:
«Non posso, non posso (urlata), riconsegnare il partito a quelli che c'erano prima di me, molto prima di me (cioè? Togliatti e De Gasperi?). Non farò nessun accordo di palazzo, nessuno scambio tra big nazionali. La mia proposta politico-programmatica sarà offerta direttamente alla base». «Avevo detto che il mio lavoro sarebbe finito a ottobre e pensavo di passare il testimone alle nuove generazioni. In questi giorni, però, ho visto riemergere molti errori con l'emergere di protagonismi e della litigiosità». Per questo, sostiene, «non mi sento di tradire gli impegni che avevo preso e mi candido».

Dovreste cercare su Internet il video, il tono spiega molto di più delle semplici parole, l'atteggiamento da proprietario, da salvatore della patria, come se il partito da "riconsegnare" fosse roba sua, come se quelli con cui ha fatto per tutta la vita e continuerà (anche dopo il congresso) a far politica fossero delinquenti lestofanti (può anche darsi, ma allora devi comportarti diversamente); come se non fosse stato il vice di Uolter in un accordo non "di palazzo" è vero, perché palazzi non ne abbiamo, era un accordo di "loft", sì, che hanno allegramente chiamato il ticket (due amici sull'autobus che pagano un biglietto solo insomma); come se non fosse stato il vice segretario del vecchio Partito Popolare erede della vecchia DC; come se inventarsi una Serracchiani (che a dire il vero lo aveva duramente attaccato e tutto quello che ha fatto è stato furbescamente offrirle un seggio alle Europee - mica scema quella-) e conservare a 50 anni suonati la pelle di un putto bastasse a farlo passare per giovane, lui che portava la discriminatura dei capelli a destra già a sei mesi e la parola giovane gli fa ribrezzo.

Insomma, non so se si è capito, non mi piace l'idea di averlo segretario, ancora.
Il vero problema è che non immagino nessun possibile segretario del PD allo stato attuale.

mercoledì 17 giugno 2009

Estate



Per quelli che non se ne fossero accorti, fa caldo.
http://www.corriere.it/cronache/09_giugno_16/ostaggio_milanese_squilibrato_c22be1a4-5a97-11de-8451-00144f02aabc.shtml

martedì 16 giugno 2009

Oplà

Dal Messaggero di oggi:
"Il direttore del New York Times Keller osserva che le schede elettorali sembravano fatte apposta per confondere gli elettori dell'opposizione. Bisognava indicare un numero: Mir Hossein Moussavi era il numero 4, ma Ahmadinejad era il 44".

Giusto confonderli eh?
E il gioco è fatto.

lunedì 15 giugno 2009

Buone notizie?



Non so come andrà a finire, spero non sia un'altra Tienanmen, però questa foto mi piace molto.

domenica 14 giugno 2009

Eversiva



Eccola, l'autrice del tentativo di golpe, la costruttrice del piano eversivo.

sabato 13 giugno 2009

Nostalgia canaglia

In questi giorni venticinque anni fa moriva Enrico Berlinguer. Ero un ragazzino e ricordo l'incredibile folla di due milioni e mezzo di persone che accompagnò la sua salma all'ultimo riposo. Per i sardi, che hanno poche glorie nazionali, era comunque un avvenimento emozionante, a prescindere dagli schieramenti politici (non che io ne avessi all'epoca).
Ma il punto è un altro. Per quanto si possa riconoscere la moralità dei suoi comportamenti e di alcune sue battaglie, politicamente Berlinguer seguiva una linea non solo perdente, ma neanche giusta politicamente e non seppe interpretare i bisogni dell'Italia di allora. Era un resistente in qualche modo, e alla sua morte la commozione spinse il cuore di molti italiani oltre la parola 'comunista' contenuta nel nome del partito che guidava: fu così che il PCI negli stessi giorni della morte ottenne il 33% dei voti, sopra la DC, alle Europee.
Ma quanto valesse il suo progetto politico lo dimostrarono le politiche successive, del 1987 quando anche io per la prima e ultima volta della mia vita votai il PCI di Natta che perse il 3% secco.
Ecco questo per dire ai nostalgici: non è guardando a Berlinguer che si farà una buona sinistra in Italia.

lunedì 8 giugno 2009

Proporzionale

Nel valutare il voto alle Europee mi pare che non si stia tenendo sufficientemente conto del fatto che si votava col sistema proporzionale, che ha sempre fatto sì che molti votanti che in altre occasioni avrebbero pensato al "voto utile", abbiano pensato "ma sì, lo sbarramento è al 4%, magari ce la si fa". E' così da almeno quindici anni.
Anche così, a sinistra del PD c'è solo un 6,5% (lascio fuori i Radicali da questo conto) oltretutto disunito.
Dunque un anno fa non era colpa solo della porcata di Calderoli e di quel cattivone di W.

PDL

Non è che ci sia tanto da esaltarsi, però non è che Berlusconi può stare tanto di buonumore dopo ieri.
Come cambiano le cose in poche ore.
E Repubblica in tutto ciò ha contato un bel po', bisogna dirlo.
Di nuovo chapeau a quel mastino di D'Avanzo, non mi sta simpatico, ma meglio non averlo come nemico...

Serracchiani

La Serracchiani pare avercela fatta. Ha preso più voti di Berlinguer (Luigi, non Enrico, anche se quest'ultimo sembra più vivo dell'eletto).
Cosa non fa la tv.

Sardegna e PD

Dunque in Sardegna il PD sta al 35% contro il 36 del PDL, meno di 6000 voti di scarto.
Tutto questo con un partito inesistente nelle sue strutture di base, inchiodato da due anni in un'assurda disputa tra Soru sì e Soru no, e quando soli tre mesi fa gli elettori ci avevano duramente bastonato.
La gente è proprio strana.

Europa

In tutta Europa, per i partiti di ispirazione socialista queste elezioni si sono trasformate in un incubo. Bisognerà fare un'attenta riflessione sui motivi e non è qui il caso, ma il recente libro di Giuseppe Berta, che ancora non ho letto, può dare degli spunti.
In Italia al PD, ammesso che si possa parlarne come di un partito ad ispirazione socialista, le cose potevano andare pure peggio.
Ma non sono andate bene, sono andate come tutti si aspettavano: male.
La cosa peggiore è che secondo me nessuno ha un'idea per uscirne, continuiamo a erodere il nostro elettorato storico, inesorabilmente. Non basta essere più moderati o centristi o di destra, perché c'è chi sa esserlo o farlo meglio di noi, bisogna avere nuovi progetti di sinitra.

domenica 7 giugno 2009

Errori

Israele ha deciso di non fermare la costruzione di insediamenti nei territori occupati, dopo una richiesta in tal senso da parte di Obama.
Parla di una questione di sicurezza.
Secondo me Israele sta facendo un errore.

mercoledì 3 giugno 2009

Trova la differenza


Questa donna è la signora Smith, il ministro degli interni britannico, e si è dimessa per un porno che il marito ha guardato in albergo mentre lei partecipava ad un incontro e che ha poi inconsapevolmente caricato nella nota spese pagata dallo Stato (ripeto inconsapevolmente).




Quest'uomo...be' lui lo conosciamo tutti no?

martedì 2 giugno 2009

L'aria che tira

Ieri qualcuno che mi è molto vicino ha fatto una riflessione che è balenata nella mia mente qualche volta, e che come accade quando la si sente detta da qualcun'altro suona finalmente significativa: "alle volte quando sento un o una collega che mi dice vado in pensione lo invidio, almeno questi si mettono al sicuro".
Ecco, questa è l'aria che tira tra noi che lavoriamo e abbiamo ancora parecchia vita davanti.

Rosa rossa


Ho pubblicato il mio primo pezzo su rosarossaonline.it se qualcuno ha voglia di dargli un'occhiata...