giovedì 29 marzo 2012

Qualcosa degli Oliver onions?

Oggi lo spread è risalito a 345, dubbi sul pacchetto lavoro, dicono, ma anche molti dubbi sulla Spagna direi.
Le scene di oggi in Spagna sono molti simili a quelle in Grecia delle settimane scorse.
Sale e scende la marea che tutto copre e tutto crea.

Portati benissimo

Non so se mi ha stupito di più il licenziamento di Emilio Fede o lo scoprire che ha 81 anni!

lunedì 26 marzo 2012

Quel maledetto dito

L'ho già detto e lo ripeto. Al di là delle iniziative che questo governo prende, che non solo possono essere discutibili, ma possono proprio non piacere e pesare (anche su di me), c'è qualcosa di potente, di affascinante nell'ascoltare Monti e i suoi ministri. Ora leggo che ha detto "Se il Paese non è pronto noi possiamo anche andare via". Che non è solo una minaccia, è una chiamata alla responsabilità di ognuno e soprattutto dei partiti e fa il paio con l'intervista della Gabanelli ieri alla Fornero. E' una tipa tosta questa Fornero, che mi sta decisamente antipatica quando la becco con quel dito alzato da professoressa universitaria, e dice "attenzione". E io lo so quanto dà fastidio quella parola, perché io stesso la dico agli esami quando qualcuno scantona sul feudalesimo o sulla lotta per le investiture e vedo le facce che sbiancano e odiano e pensano "eccolo che sta a sottigliare, ma che importanza ha, ma più o meno ho detto così" e invece no.
E ieri al tipo che la intervistava ha detto: "badate che noi siamo qui per fare cose difficili mica facili. Sono qui perché mi hanno chiamato a fare cose che i politici non volevano fare. Siamo qui a distribuire sacrifici e non caramelle". E il tipo "perché i politici davano le caramelle?". E lei "eh be' sì, le hanno date altrimenti non saremmo in questa situazione".
Con il maledetto dito alzato. Però l'ha detto, e ha detto la verità e non è mica una sottigliezza sulla lotta per le investiture.

giovedì 22 marzo 2012

Oggettivamente

Il governo Monti ha deciso sull'articolo 18. Bella o brutta che sia la decisione va nella direzione chiesta dalla UE. Oggi lo spread è a 314, mentre due giorni fa era a 270 circa. Questo per effetto dei dati sulla crescita cinese.
Ancora una volta, quel che si fa o non si fa in Italia non ha alcun peso sul nostro destino.
Solo per onestà.
Teniamoci forte.

mercoledì 21 marzo 2012

Liberalista a chi?!

Questa notizia relativa all'Inghilterra l'ho trovata sul blog Petrolio: "l'ultima pensata del governo, che evidentemente anche lì non sa più dove trovare soldi e raschia il fondo: telecamere alle stazioni di servizio che fotografano la targa di ogni automobilista, interrogano un database in tempo reale, e se c'è un difetto nel pagamento del bollo o dell'assicurazione bloccano la pompa e non erogano la benzina.

E non c'è verso di bypassare, piangendo o raccomandandosi al gestore: anch'egli nulla può contro la decisione dell'onnipotente telecamera.

Ciò accade perché, con l'aumento del prezzo dei carburanti (in Inghilterra la benzina costa come in Italia) sempre più gente decide di risparmiare in altri modi, e smette di pagare la tassa di circolazione o l'assicurazione auto. Si calcola che circa 1,4 milioni di veicoli in UK circolino senza assicurazione, il record europeo."
Alla faccia del liberalismo. E alla faccia degli Italiani che si lamentano di Monti. Il barile si raschia eccome!!

lunedì 19 marzo 2012

Primavera

Iacona dà il meglio di sé non quando pontifica sull'agricoltura biologica o sul lavoro a Barcellona, ma quando solleva i coperchi dei tombini italiani e no. E ieri di tombini ne ha sollevati parecchi: le pensioni alle figlie zitelle dei dipendenti pubblici in Grecia, il disastro della Sanità in Italia (soprattutto Campania, ma era una cartina di tornasole), l'evasione fiscale da oltre 60 milioni di euro del signor Montresor, che come dice il cognome non è calabrese, ma del "nord che lavora".
Ed è un'aria proprio puzzolente quella che si respira, che lascia senza fiato e senza speranze, e così il governo Monti, quello che tratta con la Merkel e afferma "cambierò la mentalità degli Italiani", ti appare lontano. Il loden te lo dimentichi e restano i pezzi migliori dell'Italiano medio: l'ascella sudata e la furbizia smodata.

sabato 17 marzo 2012

La cosa dell'antipolitica

Come nel '92, ho pensato stamani leggendo alcuni commenti antipolitici su Rutelli.
E a uno che di politica ne ha fatto un po' viene subito da dire: ma senza la politica non si può stare; ma senza i partiti non c'è democrazia; ma bisogna aspettare; e poi la politica costa. E tra l'altro è tutto vero.
Però, quando al Pirellone ci sono 10 indagati su 80 componenti; Errani ed Emiliano sono sotto osservazione; "dove ti giri ti giri" non ce n'è uno a rischio indagine o peggio ancora rinvio a giudizio... il cittadino avrà il diritto di sentirsi un po' antipolitico?

venerdì 16 marzo 2012

Insopportabile

Ieri ci ho provato per qualche minuto a seguire Piazza pulita, il programma di Formigli.
E il clima era anche pacato, come ormai sempre da quando in giro non ci vanno più i Brunetta della situazione.
Ma il punto è che è insopportabile tutta la sofferenza che ti viene scaricata addosso in pochi minuti, senza tregua e senza nessuna vera compassione: disoccupazione e disperazione, una escalation continua e, nonostante lo spread, l'impressione che le cose vadano per una china sempre più pericolosa e ripida.
E allora mi sono comportato come lo struzzo, ho girato la testa, ho cambiato canale; perché alla fine lo struzzo non è che abbia torto: il pericolo lo posso evitare? no, non è in mio potere, e allora lasciatemi morire in pace senza dover guardare la mannaia, preferisco osservare il cielo.

giovedì 15 marzo 2012

Alla prova all'assaggio

Clini ha aperto agli OGM, ora lo faranno a pezzi, ma ha ragione. Ce la facciamo a dire per una volta come stanno le cose e ammettere che l'opposizione agli OGM così, senza se e senza ma, è pura superstizione applicata alla fruttaeverdura?

sabato 10 marzo 2012

Delirio

Ma quando Lusi dice che se parla salta il centro-sinistra, davvero c'è qualcuno che crede a Rutelli che afferma che delira?

Il caso Dell'Utri

Lo hanno assolto. In Cassazione lo hanno assolto dicendo che non sono state rispettate neanche le più banali norme del garantismo.
A me Dell'Utri continua a fare un brutto effetto al solo guardarlo, ma il mio senso estetico non era argomento del contendere.
Il punto è che è un cittadino innocente che la magistratura ha sottoposto di fatto a un'Odissea e alla pubblica diffamazione per anni (ancora giovedì a Pubblico Servizio un tale si rivolgeva a Belpietro urlandogli "sono io o sei tu l'amico di Dell'Utri?"), e questo non è giusto, neanche per uno con la sua faccia.

venerdì 9 marzo 2012

La verità su Monti e il PD

Ieri ascoltavo due amici, due compagni, che parlavano del governo Monti e dei "danni" che sta infliggendo al PD. E i miei due amici dicevano il giusto anche secondo me, nel dire che il governo Monti sta facendo danni al PD. Solo che secondo loro la questione sta in questi termini: se il PD vota provvedimenti come l'innalzamento dell'età pensionabile, l'IMU, l'eliminazione dell'art 18 (ancora non si è fatto, ma chissà)... e beh, per forza la gente decide di non votarci e per forza l'astensionismo dichiarato viaggia a quota 40%.
Insomma cose così.
E allora mi sono venute due considerazioni. La prima, il governo Monti sta facendo del bene al Paese? Non lo so, magari no, ma se la risposta fosse sì e la conseguenza-controindicazione fosse che fa male al PD, allora chissenefrega del PD, vada a fondo lui e tutti gli altri partiti e ben venga la salute riconquistata dell'Italia.
La seconda: io non sono mica convinto che la gente non ci voglia votare perché abbiamo votato l'innalzamento dell'età pensionabile e l'IMU (per carità ci sono molti legittimi scontenti per questa cosa, io per primo so quanto è difficile arrivare a fine mese e so quanto mi spaventa dover andare a far carburante con le accise che ci hanno piazzato su, ma non è questo il punto). La gente non ci vota perché non ne può più di noi e del nostro teatro e della nostra inaffidabilità. Non ci vota perché ci percepisce (e viene difficile dimostrare il contrario) come una parte di un quadro che è peggio del ritratto di Dorian Gray. A torto o a ragione, la gente vede o spera di vedere nel governo Monti un modo nuovo e diverso di fare politica, dove magari si chiedono come si chiedono terribili sacrifici, ma con la speranza che i soldi di quei sacrifici non vengano rubati, sottratti al bene pubblico e servano a tirarci tutti fuori da un pantano di opportunismi e ipocrisie nel quale il PD come gli altri partiti sguazza in allegria e dando di man bassa con la calce per imbiancarsi la facciata. Un partito incapace di esprimere una visione coerente dell'Italia non solo o tanto futura, ma almeno presente, formato dalla stessa classe dirigente che ha cambiato nome alle proprie formazioni per 4 volte negli ultimi vent'anni sperando che la gente con ciò solo si convincesse che tutto era nuovo, come se in cima a tutto non vi fossero sempre D'Alema e Veltroni e giù giù tutto uguale sino all'ultima Federazione e all'ultimo consiglio comunale.
Ecco, per dire che se poi il governo Monti riesce (come spero ma non credo, perché lo so che i partiti sono lo specchio del Paese e so che questa è più una lettera a Babbo Natale che altro) a fare male, molto male a questo PD e a tutti questi altri partiti che infestano il nostro panorama politico, allora non saranno mesi sprecati.

domenica 4 marzo 2012

Lavoro

C'è una cosa che si cerca da un po' di tempo di far passare come buona e logica e insomma un po' colpa nostra e che invece non è così: questa cosa che è chiaro che abbiamo avuto troppo senza lavorare e che bisogna lavorare di più per avere di meno. Ecco io sono il primo a sapere che è finita 'la festa' e non perdo occasione per ripeterlo. Ma 'la festa' è solo un modo di dire per spiegare che arrivano tempi brutti, non per dire che ciò che c'era prima era vera festa. La gente lavorava, nel passato anche recente, solo che poi a fine mese, dopo aver lavorato, ci arrivava, e poteva anche mandare i propri figli a studiare e se gli faceva male un dente poteva anche pensare di andare dal dentista senza rischiare di mettere a repentaglio la stabilità economica della famiglia.
Ora, da Marchionne in giù sino all'imprenditore cinese visto di sfuggita alle Invasioni barbariche, passa il segnale che non c'è scritto da nessuna parte che il tuo lavoro debba darti uno stipendio sufficiente a campare.
Può anche darsi che sia così, anzi andrà sicuramente così, ma se poi tra molto o poco che sia si reintrodurranno sistemi dai sfruttamento del lavoro simili a quelli cinesi attuali o alla Londra del XIX secolo, detto che la storia non salva nessuno, neanche me, si sappia che quello è schiavismo. Si può fare, lo si è fatto, e quindi si può rifare, ma resta schiavismo.

Non siamo pronti

Uno degli aspetti più interessanti sulla crisi economica è la sostanziale impreparazione psicologica che la maggior parte di noi dimostra nei confronti della possibilità concreta di un peggioramento della situazione mondiale e personale.
Insomma, se tu spieghi che sta accadendo, che stiamo diventando più poveri, tutti più poveri, e che quindi in Occidente non avremo più le stesse cose, e che quando saremo pensionati saremo tutti affamati e poveri, insomma che il futuro sarà peggio del passato, ecco tutti lo ammettono, ma alla fine è qualcosa di difficile da concettualizzare, da far proprio. E' il principio delle sorti progressive e inarrestabili dell'umanità o se volete dell'escatologia cristiana o quel che vi pare, che fa fatica a essere messo da parte. Oltre a ciò bisogna ammettere che certe cose ancora progrediscono (vedi alla voce tecnologia per esempio), quindi pensare al nostro futuro come a un luogo senza viaggi in aereo e in automobile perché non abbiamo i soldi, chiudere con gli abiti firmati e cose del genere, sono concetti che si accettano solo come temporanei, e non come duraturi.
Eppure questo è possibile, per il semplice fatto che è così che vanno le cose, perché il 2013 o un qualsiasi anno del nostro futuro è altrettanto buono come il 1939 per veder scoppiare una guerra mondiale e non c'è niente di più stupido che pensare che no, che ormai, che giunti nel XXI secolo...
Il XXI secolo è nel bel mezzo di un lungo elenco di secoli pronti a diventare passato remoto e arretrato come l'XI e perfettamente adatto a diventare sanguinoso e triste come tutti quelli che lo hanno preceduto e che lo seguiranno.
Ecco, tutto qui, ci ho messo anche troppe parole per dire qualcosa che al solito non è neanche granché originale.

sabato 3 marzo 2012

Dalla

Nonostante lo abbia sempre apprezzato e lo ritenessi forse il migliore compositore e cantante italiano tra quelli della sua stagione (e anche delle successive), la morte di Lucio Dalla non mi ha risvegliato particolari sentimenti e nostalgie, tranne forse che per Caruso che oggettivamente ha segnato un periodo molto intenso della mia vita, sempre alla fine degli '80, ovvio.
E quindi alla fine l'ultima cosa che mi è venuta in mente su di lui, pochi minuti fa, è che forse ora la smetteranno con quelle magliette idiote e inutilmente allusivvolgari: non è un cantante ma un verbo.

giovedì 1 marzo 2012

Inviata ad Aldo Grasso

Gentile prof. Grasso,
so di essere in ritardo, ma per vari motivi solo pochi giorni fa mi è capitato di vedere Radio Londra di Ferrara. L'ho poi riguardato per essere sicuro di quello che vedevo. Perché davvero io avevo un ottimo ricordo del Ferrara televisivo, quello di Otto e mezzo, che ancora rimpiango perché la Gruber, lei lo sa...
Ma insomma, mi ritrovo davanti questo Giuliano Ferrara triste, abborracciato, che argomenta in modo assolutamente generico e ideologico. Quasi un avanzo di regime di un regime che non c'è più se mai ci è stato. Ma soprattutto l'impressione è che parli per insegnare l'ABC a pensionati semiaddormentati e lui a insegnare le banalità si annoia. Ma la verità è che è noioso lui, proprio lui che io, di sinistra, ho difeso a lungo duramente con altri amici di sinistra che mi davano del venduto e io a dire "ma è bravo; ma è intelligente; ma cerca di capire le cose".
E oggi...
Saluti.
Mauro.