domenica 4 marzo 2012

Lavoro

C'è una cosa che si cerca da un po' di tempo di far passare come buona e logica e insomma un po' colpa nostra e che invece non è così: questa cosa che è chiaro che abbiamo avuto troppo senza lavorare e che bisogna lavorare di più per avere di meno. Ecco io sono il primo a sapere che è finita 'la festa' e non perdo occasione per ripeterlo. Ma 'la festa' è solo un modo di dire per spiegare che arrivano tempi brutti, non per dire che ciò che c'era prima era vera festa. La gente lavorava, nel passato anche recente, solo che poi a fine mese, dopo aver lavorato, ci arrivava, e poteva anche mandare i propri figli a studiare e se gli faceva male un dente poteva anche pensare di andare dal dentista senza rischiare di mettere a repentaglio la stabilità economica della famiglia.
Ora, da Marchionne in giù sino all'imprenditore cinese visto di sfuggita alle Invasioni barbariche, passa il segnale che non c'è scritto da nessuna parte che il tuo lavoro debba darti uno stipendio sufficiente a campare.
Può anche darsi che sia così, anzi andrà sicuramente così, ma se poi tra molto o poco che sia si reintrodurranno sistemi dai sfruttamento del lavoro simili a quelli cinesi attuali o alla Londra del XIX secolo, detto che la storia non salva nessuno, neanche me, si sappia che quello è schiavismo. Si può fare, lo si è fatto, e quindi si può rifare, ma resta schiavismo.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

la festa è finita eh se la festa è finita...su questo non ci piove, ma si capirà col tempo

Anonimo ha detto...

eh no! io voglio conoscere il nome del dispensatore di tanta saggezza!

Anonimo ha detto...

Pippa

Anonimo ha detto...

cmq vorrei conoscere il nome del 2°, vai che sto screzando che non me frega niente

Anonimo ha detto...

ma superpippa?
II an.

Anonimo ha detto...

e si