martedì 8 maggio 2012

Referendum n° 5 paraponzi ponzi po!


Il referendum regionale n° 5, di valore solo consultivo, prevedeva l'abolizione delle cosiddette province "storiche" di Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano. Ha raggiunto il quorum e i sì hanno vinto con il 66% delle preferenze.
Poiché la maggioranza non è stata schiacciante come per gli altri quesiti, ma comunque talmente alta che è la percentuale valida per cambiare anche la Costituzione italiana, qualcuno, anche giustamente, si pone il problema di una "attenta riflessione". Suppongo con il dubbio sottinteso che, magari, le 4 province "storiche" non debbano essere soppresse.
La mia riflessione non è forse molto "attenta", visto che la scrivo a urne calde, ma è questa: a queste 4 entità istituzionali sono legate questioni che vanno al di là degli aspetti puramente politico-amministrativi. Sono appunto delle province "storiche", sottintendono una "tradizione", un'"abitudine", in parte una identità. Il nome stesso è collegato alle città simbolo dei rispettivi territori e ad antiche ma sempre vive rivalità e campanilismi, purtroppo. Anche dal punto di vista delle architetture, si manifestano, soprattutto a Sassari nella piazza principale della città, con una certa imponenza. Potrei farla più lunga, magari soffermandomi sugli aspetti principali della storica rivalità tra Sassari e Cagliari, o su Nuoro piccola Atene della Sardegna o Oristano antica sede degli Arborea, ma insomma il concetto che volevo esprimere mi pare chiaro. Sono tutti elementi che hanno legittimanente contribuito a rendere dubbiosi alcuni di noi sul significato profondo di un'abolizione, ripeto, al di là degli aspetti politico-amministrativi.
E nonostante ciò il 66% dei Sardi ha scelto per l'abolizione, ha superato preconcetti, identità (cosa c'è di più importante?) e campanilismi (cosa c'è di peggio?) e ha saputo "leggere" l'obiettivo finale: eliminare un ente intermedio che (a torto o a ragione, ma a ragione) si percepisce come inutile, anzi, dannoso.
Perciò, si può procedere e eliminare le cosiddette "province storiche" senza patemi e tormenti.
Per chi poi avesse velleità modello "tener la patria gloriosa"... basta "salire alla Torrese" e sfogarsi lì.

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