venerdì 31 agosto 2012

Le Bucoliche

"I loro aratri erano misere cose, che rimuovevano appena il suolo, senza aprire nulla di simile a qualcosa che potesse sembrare un solco. Tutti gli strumenti agricoli erano pietosamente antiquati, ogni cosa essendo soggetta alla rarità e al costo del metallo. Un vomere rotto, per esempio, veniva rattoppato, e ri-rattoppato fino a diventare talvolta una rattoppatura [...]. C'era una sorta di erpice che ti riportava direttamente all'Età della Pietra. Era fatto di assi connesse grande circa come un tavolo da cucina; nelle assi centinaia di fori erano stati praticati così da poter contenere ognuno un cavicchio di pietra, che era stato scheggiato e smussato all'uopo, esattamente come gli uomini usavano lavorare la pietra diecimila anni fa. [...] Dovetti stillarmi il cervello per non so quanto pprima di accorgermi che si trattava di un erpice. Mi girava la testa a pensare al lavoro che richiedeva la costruzione di una simile macchina e alla miseria che costringeva a usare cavicchi di pietra anziché d'acciaio. Sono stato più mite verso l'industrialismo da allora".
G. Orwell, Omaggio alla Catalogna, edizione Milano 1964, pp. 98-99.

Poi venitemi a parlare della decrescita felice.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Quando discuto con la mia amica mi dice che sono troppo borderline e io le dico che è troppo bucolica e la verità non ci fa male.

Anonimo ha detto...

...anzi...
Stefania Piredda