venerdì 31 agosto 2012

Del morire

Lo dico prima di tutto: ho un grande rispetto per il cardinale Martini. E per le sue opinioni sempre sincere sul fine vita e sul diritto a una morte dignitosa. Posizioni e opinioni non dell'ultima ora.
Perciò non mi stupisco che il suo medico oggi sia "uscito" con la sua affermazione sul no all'accanimento terapeutico. E la condivido ovvio, almeno per chi mi conosce.
Perciò mi auguro che il cardinale trovi davanti a sé giorni, medici (e spero non addirittura giudici) di compassione che non esito a definire cristiana.
Tra questi non gli auguro di avere a che fare col giudice che si sta occupando di Celeste, la bambina di due anni con atrofia spinale per la quale ha imposto il "proseguimento delle cure" che tutto mi paiono tranne che compassionevoli.
E quanto più è doloroso vederle affiancate queste notizie, nello stesso giorno nelle stesse ore, in un mondo dove i giudici a Berlino sembrano avere sempre meno rispetto per i mugnai.

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