domenica 16 ottobre 2011

Roba lunga


La maggior parte di coloro che non hanno votato Berlusconi, soprattutto noi a Sinistra, tende ad usare spesso la formula "io non capisco come gli Italiani si siano fatti incantare da Berlusconi"; stessa formula che, rovesciata, usava un Destro, come Indro Montanelli: "lasciatelo governare, l'incanto passerà".
A me pare una cosa pericolosa, poiché tende alla deresponsabilizzazione e al lavarsene le mani. Non solo per l'opposizione, che afferma in pratica "che posso fare io davanti ad una operazione magica?" (semplicemente una variante della frase berlusconiana che tanto (ci) ha offeso: "non credo che in Italia ci siano così tanti co....ni che voteranno a Sinistra). Ma più in generale per l'intera società, che ad un certo punto può sempre decidere di percepirsi come interamente passiva, stregata, inconsapevole e incapace di intendere e di volere. È un modo per illudersi di avere una coscienza pulita quando pulita non è. Il frutto dell'albero della conoscenza è stato assaggiato da parecchio, siamo in un mondo adulto, solo che non ci piace sbagliare da professionisti.
E così, come opposizione non riconosciamo i nostri errori e rinunciamo in partenza a interpretare proprio i bisogni e le istanze di quella società, dalla quale anzi preferiamo dissociarci di fatto, poiché è incantata, mentre noi siamo gli unici ad avere gli occhi aperti; al massimo il tentativo può essere quello di redimerla, la società (ma in che modo? per ora -dopo quasi 20 anni - l'unica proposta sembra essere ancora quella di obbligare tutti a spegnere la tv e a leggere - che cosa? Marx non più, le memorie di Occhetto?-).
Più in generale, come Italiani preferiamo poi ripercorrere la via che ci ha portato alla costruzione del mito degli Italiani brava gente, mai responsabili di niente, vittime sempre di un demonio di passaggio, che poi casualmente governa per 20 anni, e senza dittatura stavolta.
Sinché tutti non prenderemo coscienza delle nostre responsabilità, continueremo a pensare che basterà una qualunque forma di piazzale Loreto (anche edulcorata all'estremo, come il lancio delle monentine davanti al Rafael) per liberarci da quelli che nel momento percepiamo come i nostri problemi che sono sempre causati da un corpo estraneo, dalla combriccola di piccoli delinquenti di turno, e mai il frutto di scelte collettive.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

ebbene si,condivido in toto

Anonimo ha detto...

a iscriverti al "popolo viola" rischi il conflitto di interessi, troppo cinico per essere "indignado", troppo calmo per fare "l'onda", troppo gatto doraemon per essere "pantera", troppo giovane per i "ragazzi del 77"
la responsabilità te l'assumi pure, ma la nostra condanna è guardare dalla finestra e al massimo urlare "àtzanni a sobbra!"

Mauro Sanna ha detto...

ecco "troppo giovane per il '77". nei giorni scorsi volevo scriverci un post su questa cosa: figlio degli anni '80 non credo nel manifestismo, nelle piazze oceaniche, e in fin dei conti dubito di poter "essere politico" (e dell'utilità della politica?), pur riconoscendo la "necessità della politica". ed è una colpa condivisa della nostra generazione, figlia gaudente, allora, dell'edonismo reaganiano e del commodore64. la generazione che per prima non ha ucciso i propri padri.
ma se la colpa si può ammettere, bisogna anche ammettere che è troppo tardi per porvi rimedio, se non come singoli. ma il commento diviene più lungo del post, quindi se ne avrò voglia ne riparlerò più articolatamente più in là.