lunedì 31 ottobre 2011

Caro Sacconi

Io non vado quasi mai a manifestazioni di piazza. Qualcuna l'ho fatta sia chiaro, anche da ragazzo, ché si trattava di difendere un po' di aule che la Provincia voleva "girare" agli odiati Ragionieri. Ma insomma poca roba. E' che proprio non ci sono tagliato per la testimonianza. Mi annoio, quando arriva l'ora della manifestazione mi devo preparare, uscire, camminare senza far nulla, fischiando o urlando slogan che per definizione sono troppo compatti per esprimere un pensiero efficace.
E allo stesso modo, non mi piace la "levata di scudi" prima ancora di capire di cosa si parli effettivamente, come nel caso di questi presunti "licenziamenti facili" che non vogliono dire niente, perché non c'è niente di scritto ma neanche di detto su cui ci si possa esprimere se non sul termine: "licenziamenti facili", che è chiaro che se è così che un domani uno si alza e ti licenzia be' gli scudi li dobbiamo sollevare.
Ma insomma non era questa la questione, la questione è che Sacconi ha detto occhio al terrorismo, e qualche giorno fa dopo Roma, che certo sono avvenute cose obbrobriose, Maroni ha detto ah ma queste manifestazioni, ma ci scappa il morto.
Ecco, il morto non ci deve scappare, ovvio, ed è compito dello Stato impedirlo.
Ma è compito dei ministri evitare di dire che se qualcuno contesta il loro operato allora si sta istigando la violenza. Ennò io sto contestando il tuo operato di ministro e ho il diritto di farlo con tutta la forza e il fiato che ho. E non vuol dire che ti voglio morto e soprattutto non tirare fuori argomenti speciosi per dire che io non ho il diritto di contestarti perché sennò a qualcuno viene in mente di spararti. Parla del merito e piantala.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

ahaaah problemi c'hai!

Anonimo ha detto...

non c'entra Sacconi

Anonimo ha detto...

Dovete capirlo attraversa un periodo di problemi esistenziali.... :-)