martedì 25 gennaio 2011

-2

“Era una giornata di freddo intensissimo – nonostante gli stivali foderati di pelliccia, ben presto mi sentii i piedi gelati. Dopo circa mezz’ora di girovagare per il campo ciascuno per conto proprio, Wanda ed io ci trovammo faccia a faccia in mezzo agli alberi. I bambini! proruppe; esattamente le stesse parole che opprimevano il mio animo: "Oh, mio Dio, i bambini, nudi, in questo freddo terribile! " Restammo in silenzio per un lungo momento, nel punto in cui loro avevano dovuto stare in piedi, in attesa che quelli che li precedevano fossero morti;  in attesa del loro turno. Spesso, mi era stato detto, i loro piedi nudi si congelavano nel terreno, in modo che quando le fruste degli ucraini da ambo i lati del sentiero cominciavano a spingerli avanti, le loro madri dovevano strapparli dal suolo…"
G.Sereny, In quelle tenebre, Adelphi p. 200.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Si -2,la giornata della memoria è l'unico tormentone che non mi disturba affatto anche se non cambia la situazione de "i soliti noti".

Anonimo ha detto...

tormentiamoci con quasto per non commettere mai più gli stessi orrori.

Anonimo ha detto...

Lo leggerò di sicuro!

Anonimo ha detto...

affondato!!!!!!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

ARBEIT MACHT FREI
chizzu manzanu!

Anonimo ha detto...

"il lavoro rende liberi" simbolo del cinismo e della follia nazista