mercoledì 20 gennaio 2010

Ancora a dire che non è questo?



I marines in Iraq incidono sui loro fucili i versetti della Bibbia.
Quindi, no? siamo sicuri? Non è scontro di civiltà?
Ok.
E' solo sporco petrolio. (che pure c'entra eccome).

7 commenti:

Anonimo ha detto...

per me possono marchiarsi a fuoco le chiappe con le parole dell'inno USA o di God bless America: rimangono sempre degli stronzi (però è vero è proprio conflitto di civiltà9

Anonimo ha detto...

per me possono marchiarsi a fuoco le chiappe con le parole dell'inno USA o di God bless America: rimangono sempre degli stronzi (però è vero è proprio conflitto di civiltà)

Anonimo ha detto...

bel post.

Anonimo ha detto...

Il post è bellissimo ma la notizia che tu riprendi è fasulla. Quei numeri sono i numeri di matricola dei fucili.

Mauro Sanna ha detto...

L'osservazione fatta nel commento n° 4 mi ha ovviamente fatto precipitare a controllare, e ho trovato questo: "Ai militari americani in Afghanistan e in Iraq è vietata qualsiasi forma di proselitismo religioso, verbale o scritta, per rispetto all’Islam. Ma la ditta fornitrice dei mirini dei fucili ad alta precisione dei marines ha sempre ignorato e continua a ignorare il divieto. La tv Abc ha rivelato che la Trijicon del Michigan iscrive in codice sui mirini passi del vecchio e nuovo testamento. Un esempio è JN 8:12 (Gv 8: 12)". La fonte è Ennio Caretto, corrispondente del Corriere non sempre affidabile, ma JN 8.12 sembra coincidere con l'immagine in questione. Aggiungo che Giovanni 8.12 suona così: «Chi segue me non camminerà nelle tenebre ma avrà la luce della vita».
Mauro Sanna

Mauro Sanna ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

don Mauro è il vero erede di Panimolle!