Presa diretta è un programma di Raitre fatto da un ex collaboratore di Santoro, Riccardo Iacona. Non so quanti lo guardino, non so quanti guardino Raitre in genere, a parte Fabio Fazio, naturalmente.
E' un bellissimo programma, con parecchie analogie con Report ed è una delle poche isole di vero servizio pubblico in tv. Se la Rai fallisse io sarei disposto a dare i miei 100 euro di canone equamente divisi tra Iacona e Gabanelli purchè loro potessero continuare altrove il loro lavoro e tenermi informato.
Dunque domenica si parlava di TAV, non ricordo tutti i passaggi della questione ma nel succo un ex-collaboratore del progetto affermava queste cose:
1 anche se agli inizi degli anni 90, quando il progetto è stato varato, Mauro Cirino Pomicino, ministro al Bilancio o alle Finanze, affermava che la TAV l'avrebbero pagata al 60% i privati, sapeva di dire cose palesemente false;
2 la TAV l'ha sempre e in toto pagata lo Stato, cioè noi, ma per far finta che non fosse così, lo Stato ha creato una società fittizia dove riversare i costi-Tav extrabilancio pubblico;
3 l'Europa ci ha sgamato e ha costretto lo Stato a pagare quei conti che aveva messo fuori bilancio;
il quarto punto è il più bello: 4 il costo è stato per lo Stato (cioè noi) di 12,5 miliardi di euro cash, cash, cash, pagati da un giorno all'altro.
Lo sapevate? Io no sino ad avantieri, e i giornali li leggo, tutti i giorni.
Viva la libertà di stampa.
2 commenti:
Se la rai fallisse non sarei disposta a dare i miei 109 euro di canone alla Gabanelli e Iacona perchè li guardo su internet.
I reportage costano e qualcuno deve pur pagare coloro che li fanno.
La Rai ormai chiede il canone anche se si possiede un computer, e punta a chi ha il telefonino.
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