La mezza intervista che Veronica Lario rilascia al Corriere della Sera è forse la cosa più interessante della giornata politica. Le cose a casa B hanno ripreso ad andare male. Il nostro trascura la nostra e la nostra ha deciso di risciacquare qualche panno fuori dalla famiglia.
Il fulcro delle esternazioni della Lario riguardano le candidature europee al femminile del PDL, definite "ciarpame senza pudore", ma è molto interessante venire a sapere che B, che si è fatto beccare a Napoli alla festa per i 18 anni di una pulzella non abbia partecipato a nessuno (nessuno ripeto) dei 18esimi compleanni di tutti (tutti) i suoi figli. Negli USA una cosa del genere avrebbe impedito qualunque carriera politica. Il cittadino puritano americano si sarebbe domandato immediatamente se potessero essere affidabili per la comunità le decisioni prese da un padre che non partecipa ai compleanni dei figli. (Con l'età sto rivalutando questo modo di ragionare degli yanquis).
La cosa più bella detta da Veronica Lario però è questa: «Voglio che sia chiaro - spiega - che io e i miei figli siamo vittime e non complici di questa situazione. Dobbiamo subirla e ci fa soffrire».
Già, proprio come noi.
2 commenti:
mm, due cose (o forse tre): brutta cosa sputare sulla minestra ecc. ecc. Anche la Nostra proviene dalla scuola (privata?) Culi & Tette, o sbaglio? (Attila, rispondi per favore) Apprezzabile ma patetico prendersela con il ciarpame ora che si è ridotti a carne un po' avariata. Però è una pagina tragica, grottesca e quindi notevole. Tuttavia, come la volta scorsa (letter to Silvio), non porterà a nulla. Ci vuole ben altro. Anzi, ci vuole Ben Harper.
E' una storia triste...
consiglierei alla Lario di rivolgersi ai servizi sociali per proteggere i suoi figli da un padre che trasmette loro sofferenze, disagio e valori negativi. Magari riesce a liberare loro e forse l'intero Paese.
Mi chiedo se mister B è andato a quella festa per riprendersi dalle tristezze abruzzesi che tante lacrime gli hanno fatto versare...
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