sabato 21 febbraio 2009

AUTOPSIA PREVENTIVA

Renato Soru ha perso le elezioni il 16 febbraio 2009, il PD Sardo il 29 luglio 2008.
La miopia politica di taluni ha reso possibile questo risultato perchè, se andiamo a ben vedere, tutto era già scritto da mesi. Il 29 luglio 2008, nell’incontro fra gli eletti all’Assemblea Costituente Regionale del PD, convocata per l’elezione del segretario regionale che doveva sostituire il dimissionario Antonello Cabras, si commise l’ultimo di una serie troppo lunga di errori di valutazione strategica, programmatica e politica di una classe dirigente assolutamente inadeguata ad affrontare i problemi sul tavolo.
Quel giorno fu evidente a tutti che il partito non esisteva, che a nessuno interessava il progetto politico del PD, che non si fa un partito senza radicarlo nel territorio e che nel centrosinistra le operazioni di vertice non pagano.
Ciò che è accaduto mi ha fatto ricordare la storiella che da bambino mi veniva raccontata sull’ipotetico dialogo fra gli organi del corpo umano. Nella storiella, in particolare cuore e cervello si contendevano il titolo di organo vitale, senza il quale il corpo umano avrebbe certamente perso la vita. Nella disputa veniva assolutamente trascurato il pancreas, ritenuto organo non nobile e secondario rispetto agli altri, relegato ad assoluto spettatore nella pavoneggiante disputa fra gli altri ben più noti contendenti. Alla fine del racconto, quel corpo comunque muore proprio per lo sciopero dalle sue funzioni del pancreas, che si è sentito emarginato e per questo umiliato dall’assemblea degli organi ritenuti nobili. Lo sciopero fu l’unica arma che rimase al pancreas per attirare l’attenzione degli altri organi ritenuti indispensabili, dimostrando che senza il contributo e la pari dignità di tutti i pezzi di una macchina complessa come il corpo umano, alla lunga, anche un ottimo cervello ed un cuore forte muoiono esattamente come tutti gli altri.
Io penso che nel PD sardo sia successo un po’ questo, anche se, per restare ottimisti, non credo siamo giunti ancora ad un epilogo simile a quello della storiella di prima. Ma se vogliamo evitare una così triste conclusione, credo, dobbiamo tutti ragionare insieme sul fatto che non esisterà cervello o cuore senza una base organica altrettanto sana e partecipe alle sorti dell’intero corpo. E che cervello e cuore di questo nobile progetto debbano ridare dignità e nobiltà di funzione anche a quelle parti della struttura del PD che sono meno visibili e silenti, ma che ogni giorno ed ogni ora svolgono la propria attività e funzione traendo visibilità ed orgoglio dal fatto che l’intero corpo viva.

2 commenti:

Mauro Sanna ha detto...

Non conoscevo questa storiella.

Anonimo ha detto...

purtroppo il "corpo" in questione fa spesso a meno di organi nobili quale il cervello e il cuore e protegge semplicemente il proprio "stomaco" che di solito comanda su tutto. Comunque calzante!