Una delle frasi che si sentono più diffusamente a proposito
dei costi della politica è che si tratta dei costi della democrazia.
Ma la definizione non è corretta.
A parte il fatto che la politica vi è sempre, mentre non
necessariamente la democrazia, da un po' di tempo a questa parte ho cominciato
a rovesciare il problema, a domandarmi quanto la politica, questa politica, costi alla democrazia.
E il bilancio è sconfortante. Non alludo solo ai corrotti di
questi giorni, che pure fanno piuttosto orrore, ma che si potrebbero (certo, con
molto sforzo) considerare marginali. No, io parlo proprio della politica delle
decisioni, non delle feste e delle note spese gonfiate. E allora mi domando, quanto è costata questa
politica nel momento in cui si sono prese decisioni in termini di salute,
istruzione, ricerca, consumo del territorio, giustizia, economia, lavoro e via
dicendo.
Un disastro, un costo enorme per la società.
Un costo enorme per la democrazia.
3 commenti:
ti rendi conto che questo post sembra uscito da uno che si può classificare "vetero comunista"? L'abito mentale è lo stesso.
questo è il più bel complimento che potevi fare a "Mauro 'o Desierto"...
già, sono un vetero comunista che sa che il disastro nel quale sguazziamo è anche causa dei comunisti vetero o neo che siano.
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