lunedì 29 novembre 2010

Much ado about nothing

A parte il fatto che condivido l'opinione di chi sino a ieri si domandava se non fosse più equilibrato da parte di Wikileaks cercare di pubblicare segreti di stato della Cina e della Russia oltre che del malvagio Occidente, ma ora mi domando: c'era bisogno di rubare 2.500.000 di files per scoprire che "Berlusconi è un inetto" e "Sarkozy si fa di botox"?
Alla faccia dell' "11 settembre della diplomazia" (Frattini).

3 commenti:

Anonimo ha detto...

ok. la montagna ha partorito il topolino. Frattini è impresentabile. la diplomazia è impresentabile, perché deve spiegarci in modo elegante che chi paga bene o chi vende bene varà sempre ragione. però la questione EnItalia-Russia e i mal di pancia degli USA è interessante, perché al di là dello squallore di mister B sembra di vedere (come qualcuno) ha scritto una riedizione dell'affare Mattei...

Anonimo ha detto...

ok. la montagna ha partorito il topolino. Frattini è impresentabile. la diplomazia è impresentabile, perché deve spiegarci in modo elegante che chi paga bene o chi vende bene avrà sempre ragione. però la questione EnItalia-Russia e i mal di pancia degli USA è interessante, perché al di là dello squallore di mister B sembra di vedere (come qualcuno ha scritto) una riedizione dell'affare Mattei...

Mauro Sanna ha detto...

Indubbio. E' ben più che interessante e la seguo da anni, ma appunto per questo la questione Eni-Italia-Russia cioé la concorrenza di South-stream e Nabucco, non l'ha smascherata Wikileaks, è di dominio pubblico, assolutamente pubblico. Se ne parla da anni su giornali, blog (vedi Petrolio, ottimo) e riviste specializzate (vedi Limes), ripeto nulla di segreto.