Quando ero bambino e ragazzino il tempo era infinito.
Ricordo pomeriggi estivi, neanche troppo frequenti, nei quali si giocava a pallone in un campo di grano appena arato a pochi chilometri dalla città: poche ore, due talvolta, nella mia memoria erano lunghe come una settimana della mia attuale vita da adulto.
Sembrerebbe la dimostrazione della teoria della relatività di Einstein, ma non lo è, sulla Terra il tempo non è relativo.
La verità è quel tempo era davvero più lungo, come più lunga è la vita quando si è bambini, si ha tempo per tutto, e poiché il tempo non è moltiplicabile la giustificazione è una sola: lo prendevamo ad altri, ai nostri adulti, ai nostri genitori, ai nostri nonni che cedevano il loro tempo e le loro vite in cambio delle nostre più affamate e più ricche di speranza.
Il regalo più bello e più generoso.
8 commenti:
Un Mauro Sanna così poetico non lo conoscevamo. Da cosa dipenderà? Eh eh eh...
oh che dolce ^^
Mi hai fatto cariare un dente con il "campo arato"...
anonimo 3 stai zittoooo!!!
Agli ordini capo...ma così non vale...no, no,no,no.
Oggi è uscito "tre"...che sfortuna, dipende dal pianeta marte che è in urano, sono così...lunatic...
Dovevi chiamare il tuo post"pensare antidemocratico" e l'anonimo 4 non avrebbe fatto la figura del fascista...W la libertà di opinione e di pensiero...
Vorrei tanto conoscere quel bambino che mi porta via tutto il tempo...non si fa!
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