sabato 18 giugno 2011

Chernobyl 2

Con la vodka in contadini tentavano di corrompere i soldati e i liquidatori affinché lasciassero loro i frutti dei loro orti e gli animali. Per quel mondo di profonde radici rurali dover buttare tutto via, perché contagiato dalla radioattività, fu un dolore immenso: lo sfacelo di strutture eterne.
Neanche a farlo appsota, in quella primavera, tutto fruttificava e cresceva a meraviglia.
Dopo le traumatiche requisizioni e la fame degli anni Trenta, pareva pazzesco assistere a scene come una donna che munge una vacca mentre un soldato deve conctrollare che lei, una volta munto il latte lo versi per terra, o una contadina con un paniere di uova, scortata da un miliaziano, perché le sotterri davvero.

pp. 100-101

Nessun commento: