lunedì 30 gennaio 2012

Mascella

Ma quanto era grande Saul Bass?

Analogie

Non credo di essere stato io il primo a notare che Brad Pitt è in qualche modo la versione da XXI secolo di Robert Redford. Pitt è meno politicamente impegnato (almeno sinora) e certamente meno bello (ma più muscoloso), ma insomma ci siamo.
Per confermarmi in questa "cosa" è stata utile ieri la visione (ennesima) di un film che amo molto proprio perché è tipicamente americano, Brubaker: ho notato che Redford mangia almeno due volte e in entrambi i casi questo è chiaramente funzionale non al racconti ma ad esaltare i muscoli delle mascelle, cosa che anche Pitt fa ogni volta che può, basti pensare alla scena iniziale di Ocean eleven (film di rara bruttezza) dove attende Clooney all'uscita dal carcere con un paninazzo alle melanzane che neanche Aldo Baglio e che serve chiaramente allo stesso scopo.
Ecco, le due cose le ho notate in ordine inverso (avevo colto prima questa caratteristica in Brad Pitt anni fa), ma credo che ora il cerchio si chiuda.

giovedì 26 gennaio 2012

Guernica

Scopro oggi che un robot cartesiano studierà Guernica.
A me Picasso non è mai piaciuto, ma ricordo che al liceo mi piaceva fare bella figura in tutte le materie e in 5° volevo preparare una tesina di storia dell'arte per sfangare qualche punticino in più presso la famosa commissione "esterna" che veniva a giudicarci. Per vari motivi non legati alla mia passione ma alla bibliografia disponibile (quella che avevo a casa, in tempi pre-wiki) decisi per Guernica.
E così mi ci sono dedicato, per settimane, e ho imparato che secondo gli esperti quasi tutta l'opera era frutto del subconscio e di una irrazionalità che prendeva forma nel cavallo sventrato nella madre dolente etc etc.
Forse ci avevo anche capito qualcosa allora ma certo con ciò non è che Guernica mi piacesse di più. Troppo legato all'estetica "classica" per diventare cubista di punto in bianco (forse per questo non ho mai frequentato neanche la discoteca?).
Lo stesso Picasso affermava (secondo me mentendo clamorosamente) che lui dipingeva quasi in stato di trance.
Comunque adesso c'è un robot cartesiano a studiarla.
Dubito che, anche se la capisce, riuscirà a farsela piacere.

martedì 24 gennaio 2012

Caro Michel

Non solo un viceministro, ma chiunque, può dire che è meglio laurearsi prima dei 28 anni. Almeno se non si hanno impedimenti. Certo, magari un viceministro soprattutto di un governo tecnico farebbe bene a usare termini più eleganti e più argomentati rispetto al semplice "sfigato". Ed è verissimo che in Italia si è purtroppo persa la cultura dello studiare come via per l'emancipazione. Tutto vero.
Però se il viceministro in questione è uno che "ricorda che ai tempi dell'università il professor Dell'Olio "mi propose di lavorare per il suo dipartimento" (all'ora fatale, Martone senior, amico di Previti, fece pubblicare per Dell'Olio un necrologio la cui metratura gli appassionati del ramo ancora ricordano). O la scioltezza con la quale ripercorre la fulminea sua carriera: a 23 anni dottorando, a 26 ricercatore (diventa anche avvocato), a 27 professore associato (a Teramo). A 29 anni - record - Martone è ordinario avendo ottenuto l'idoneità a Siena con il classico schema all'italiana (otto candidati, sei si ritirano, due vincono). 
A presiedere la commissione, il professor Persiani: quello che, anni prima, "mi aveva chiesto se volevo lavorare all'Università e la mattina alle 7 mi aveva convocato". Che fortuna. Ottimi, del resto, sono da sempre i rapporti tra Persiani e Martone Senior. "Secchioncello", si definisce. E che sia preparato anche i detrattori lo dicono. Ancora più bravo nel tenere insieme tutto. 
Negli ultimi due anni, consulente di Brunetta ma anche collaboratore di Maurizio Sacconi (suo sponsor nella nomina a viceministro), Martone è riuscito a essere anche in Italiafutura, stimato senza riserve dall'antiberlusconiano Luca di Montezemolo. Se non fosse entrato al governo, aveva già pronta la nomina a presidente di FondInps: firmata da Sacconi, poche ore prima delle dimissioni di Berlusconi.  (fonte l'Espresso).



Be' ecco, quando poi per te le cose sono andate così, forse dovresti stare più accorto a lasciarti andare ai commenti.

mercoledì 18 gennaio 2012

Come dicevo un anno fa

Dicevo, ma come facevano quelli che sapevano che stava per scoppiare la II guerra mondiale a starsene tranquilli.
E così mi è venuto da pensare oggi: che quando ero ragazzino mi veniva quasi un moto di rabbia o di dispiacere per interposta persona quando leggevo di Monaco38, che dicevo ma se Chamberlain e gli altri avessero immaginato che Hitler non si sarebbe accontentato della Cecoslovacchia lo avrebbero fermato e ci saremmo risparmiati la II guerra mondiale o l'avremmo ridotta a una cosa non mondiale. Se solo avessero saputo, dicevo da ragazzino stupido. Che poi più da grande quando ho capito che non è che non avessero intuito, dicevo ma come hanno fatto a essere così miopi e via dicendo, ma non è da statisti, ma insomma, nel passato questo può succedere, perché nel passato in fin dei conti non si è poi così tanto evoluti, perché si manca di tutta quella esperienza che abbiamo noi nel presente, mica come Chamberlain e Daladier che non erano abbastanza moderni. Anche se li studiavamo nella storia contemporanea.
E poi, ecco oggi non ci può mica capitare di avere due come Chamberlain e Daladier.
O no?

UE

Nei prossimi giorni si concretizzerà ciò che è chiaro a tutti da almeno un anno: il fallimento della Grecia. Un disastro che in modo abbastanza evidente non è solo greco.
Stando così le cose, avendo sotto gli occhi un dato incontrovertibile come questo: che l'UE l'ha lasciata fallire; come può pensare Monti, di poter avere più carte da giocare al tavolo europeo?
E' andata, siamo stretti in una morsa senza via di scampo, se dipendesse dall'UE (leggi Angela Merkel perché fuor di metafora è lei che comdanda) faremmo quasi tutti la fine della Grecia e chi non arrivasse all'ultimo stadio come noi avrebbe comunque ferite da leccarsi per anni.
Ci possiamo salvare solo con le nostre forze, questo è l'unica verità. Non so se sia possibile, perché è vero che noi siamo intrinsecamente più forti della Grecia ma non è detto che basti. Ma certo non verrà nessun Robin to rescue.

domenica 15 gennaio 2012

Rubriche: Segni della crisi

In Galleria Auchan: i cavallucci elettrici per i bambini: prezzi per una corsa ribassati da 50 centesimi a 20.

sabato 14 gennaio 2012

Solo una coincidenza

1912 gennaio affonda il Titanic; 2012 gennaio affonda la Costa.
Data la situazione economica, se tutto va come deve tra 2 anni e mezzo siamo in mezzo a una guerra mondiale.

Asse franco-tedesco

La storia dell'asse franco-tedesco è forse (finalmente) arrivata alla fine. Si sta rendendo necessario un vero e proprio massacro (anche sociale) perché la Francia prenda atto (sempre forse) che così non si può andare avanti, ma se questo downgrade che certo non mi auguravo serve per aprire davvero finalmente un serio ragionamento e anche molto rapido sul futuro dell'UE e sulla necessità di un equilibrio che non può essere trovato solo negli incontri bilaterali tra quei due personaggi da operetta che sono ormai i premier francese e tedesco, allora che sia il benvenuto.
(Ho ritrovato il gusto per l'ipotassi).

giovedì 12 gennaio 2012

Era agonizzante?

Forse sì, anche se ho sempre pubblicato piuttosto assiduamente, il blog poteva e può essere agonizzante lo stesso.
Comunque non è che sia morto il blog, è che sto lavorando e ho anche poco da dire: come ho detto non guardo più programmi di approfondimento di alcun genere. Tanto continuare a verificare ora per ora l'andamento dello spread peggiora solo la mia qualità della vita (già non elevata) senza che possa in alcun modo farci qualcosa.
Mi dedico ad altro, e proverò a scrivere più assiduamente, ma con argomenti almeno in parte diversi.

martedì 3 gennaio 2012

Qualcosa di personale

Sto finendo un pezzo. Ed è da un pezzo che non finisco un pezzo (il più idiota dei calembours). E ora come sempre quando scrivo qualcosa di lavoro, sento quella sensazione di pieno e di vuoto imminente, la nostalgia preventiva, il desiderio di continuare subito dopo aver finito questo e la consapevolezza che non sarà così perché il poi è sempre fatto di vuoto e di stanchezza e di pigrizia e comunque di necessità di "reimpostare" prima di sentirsi nuovamente pieni.
Ma soprattutto la solita sensazione che scrivere sia l'unico rimedio possibile e illusorio alla mia inestinguibile ignoranza.

Il crucifige e la democrazia


L'istituzionalizzazione sociale della politica, come sempre quando si tratti di istituzioni, toglie necessariamente qualcosa alla spontaneità soggettiva e la co­stringe in una cornice obiettiva di lunga durata e di ampia portata. Comporta dunque sacrifici per i singoli, ai quali viene negato il diritto di volere tutto e subito. Ma queste rinunce sono la condizione affinché le energie individuali si indirizzino in una prospettiva costrutti­va, non si isteriliscano in gesti dimostrativi, occasio­nali e irrazionali e, soprattutto, non cadano preda di coloro che le volessero utilizzare strumentalmente ai loro fini. L'attuale generalizzato sentimento contrario alla politica organizzata, l'appello a una presunta na­turale sapienza della gente comune che non supera la soglia dei giudizi e dei pregiudizi individuali, la ten­denza a dare voce immediata in politica a umori pre­politici, superando d'un balzo ogni istanza organizza­ta intermedia, sentita come impaccio, diaframma e tra­dimento, sono tutti segni attuali dell'adulazione del popolo, del tentativo di tenerlo in una condizione di minorità infantile, per poterlo meglio controllare.
G. Zagrebelsky, Il crucifige e la democrazia, Torino 1994, p. 121.
Non mi convince molto la frase finale sul solito tentativo da parte di una sorta di mister X di tenere il popolo in una condizione di minorità infantile (che comunque il popolo sembra non aver mai superato nonostante tutti gli sforzi di sinistra dell'ultimo secolo), ma il resto mi piace molto.

lunedì 2 gennaio 2012

Il 2012 che è uguale al 2012

L'Inps chiede indietro 5000 euro ad un anziano di 74 che aveva lavorato al lungo all'estero: suicida.
Imprenditore siciliano di 47 costretto a licenziare: suicida.

Capita solo a me?

Drastica diminuzione degli sms augurali. Almeno per me. Non quelli inviati (ormai non lo faccio), quelli ricevuti.
Ieri alle sei mi sono quasi rallegrato per il messaggio di auguri di buon anno di Vodafone.

Novità 2012

Il conto degli animali morti di spavento per i botti di Capodanno: 237.