sabato 30 maggio 2009

Inside NY

In tv hanno ridato un capolavoro: Inside man, di Spike Lee.
Tutto in quel film funziona: attori, regia, fotografia, ma soprattutto sceneggiatura di ferro, con magnifiche citazioni del meglio del meglio del cinema americano, da Coppola del Padrino a Un pomeriggio di un giorno da cani, un film magnifico che in tv non ridanno mai.
A me la cosa che più era piaciuta quando avevo visto Inside man per la prima volta era stata la capacità di Lee di descrivere New York con una sola frase, una sola: i rapinatori fanno ascoltare ai detective un nastro con una misteriosa voce che parla in una lingua sconosciuta; la soluzione di Denzel Washington: amplificare la voce sulla strada con la frase: "siamo a New York, ci sarà qualcuno che sa parlare questa lingua là fuori, magari l'uomo degli hot dog".

In un altro paese...

Ora, in una qualunque altra democrazia occidentale, non una di quelle cose alla Putin che tanto gli piacciono, Berlusconi si sarebbe già dimesso, questo lo sappiamo tutti no?

venerdì 29 maggio 2009

Qual è la differenza?

Hanno trovato una bambina di 5 anni ignorata dai genitori e allevata dagli animali, cani e gatti nello specifico.
Ora perciò la bambina comunica e mangia come gli animali dai quali è stata allevata, perciò non parla, ma abbaia e non usa le posate, però capisce il russo.
Ecco, a parte il fatto che addirittura capisce il russo, questa bambina è uguale alla maggior parte dei ragazzini che conosco.

lunedì 25 maggio 2009

Rep

Non sono un fan di Repubblica, ma lì stanno seguendo la pista Noemi Letizia come veri giornalisti dovrebbero fare. Tanto di cappello e chissà che alla lunga non frutti qualcosa.

domenica 24 maggio 2009

Dario e il sig. B.

Dario Franceschini ha scritto una lettera a mia nonna.
Propaganda elettorale per le Europee, mirata a donne anziane: fa riferimento alle pensioni con le quali "non si riesce più a star dietro ai prezzi che salgono quando si fa la spesa"; alle fatiche delle donne italiane che lavorano "in casa e fuori sempre occupandosi della famiglia, sempre colmando le assenze di noi uomini" (parli per se stesso); all'impossibilità di "aiutare i propri figli o nipoti" sempre più precari.
Insomma buona retorica in salsa emiliana.
Perché farci un post?
Intanto perchè invita mia nonna a dirgli come la pensa scrivendogli a: dario@partitodemocratico.it, immaginando mia nonna e tutte le altre nonne un pochino più teconologiche di come sarebbe lecito aspettarsi, ma soprattutto...
si presenta: sono Dario Franceschini, il segretario del PD!
Ma voi ve lo immaginate il sig. B che scrive a mia nonna e sente il bisogno di presentarsi?
Come dire Nutella vs Ciaocrem.
La traversata del nostro deserto non sarà breve.

Oggi al Parlamento

La questione del numero dei parlamentari italiani è da tempo argomento di discussione. “Sono troppi”, si dice spesso, pensando a quanto costa il Parlamento italiano, al deficit pubblico, alla (in)efficienza del Parlamento stesso.
“Sono troppi” lo si dice sia a destra sia a sinistra, soprattutto da parte di cittadini esasperati (sempre più esasperati e sempre meno fiduciosi del e nel processo democratico). Lo dicono ogni tanto anche alcuni parlamentari, soprattutto quando sono in vena di demagogia (praticamente sempre).
Alla fine (o forse sin dall'inizio) lo ha detto anche lui, il sig. B., il campione della demagogia, quello del “datemi il 51% dei voti e vi solleverò il mondo”.
Spero che ora, dato che l’ha detto lui, almeno a sinistra, finalmente si ragioni con maggiore calma. Non è che non veda e non abbia visto quanto costa questo maledetto Parlamento, quanto siano inefficienti i nostri sistemi democratici (mica solo il Parlamento), quanto sia grande il nostro debito pubblico (che non verrebbe certo saziato da una misera riduzione di parlamentari, sarebbe come togliere un caffè dal nostro bilancio familiare, non uno al giorno, uno).
Ma la rappresentanza è forza, non debolezza del sistema, le istanze dei cittadini dovrebbero arrivare in Parlamento per bocca di chi? Se non degli eletti?
La mia memoria è sempre più ballerina, ma in Sardegna mi pare che eleggiamo una 15ina di deputati in tutto. Vi sembrano troppi? Li dimezziamo?
Il punto è che bisogna dimezzare gli stipendi (questo per la parte demagogica) e ancorare l’elezione dei deputati non al partito, ma ai cittadini; naturalmente cambiando in parte il sistema istituzionale italiano e rinforzando il ruolo del Parlamento, non svilendolo come vorrebbe il sig. B.; solo così si potrà in parallelo dare ulteriori poteri all’Esecutivo: ai fini della efficienza tanto desiderata.
Ma per questo vale lo stesso argomento che espressi a proposito della Costituzione: non è intoccabile, ma dipende da chi la tocca.

sabato 23 maggio 2009

Titoli

Corriere.it di oggi: sceriffo manda in coma un ragazzo innocente.
Immagino che se fosse stato colpevole mandarlo in coma sarebbe stato del tutto normale.

venerdì 22 maggio 2009

Informazioni

A mio parere, chi vota Berlusconi, non è che non sappia che frequenta veline e tradisce la moglie e che è stato più volte condannato.
Insomma, chi lo vota lo fa a ragion veduta.

mercoledì 20 maggio 2009

Scandalo

Nel motivare la condanna di David Mills, la corte di Milano ha affermato che è stato Berlusconi a corromperlo.
Berlusconi ha reagito dicendo che è uno scandalo.
Siamo tutti d'accordo con lui: è uno scandalo.

mercoledì 13 maggio 2009

Buonumore

Provo ad argomentare meglio un concetto che epigraficamente ho espresso già qualche giorno fa.
Ogni giorno che passa a sinistra ci ritroviamo a stupire sempre più degli incredibili dati di popolarità di Silvio Berlusconi: qualunque cosa egli faccia i “valori” segnano bel tempo stabile nel rapporto tra lui e gli Italiani o addirittura “pressione in aumento”. E noi lì a guardare e a domandarci, ma come è possibile? Quello fa le corna (in tutti i sensi), fa battute non corrette, inventa tutto e il contrario di tutto e quelli (gli Italiani) lì a pendere dalle sue labbra.
Non passa giorno che non ci metta alle corde come pugili suonati.
Il punto, come ho già detto, è che Berlusconi non si pone il problema di “far politica” nel senso classico del termine, non si pone obiettivi educativi, che alla politica sono o dovrebbero essere connaturati, in un continuo rapporto di dare e avere tra una classe dirigente che ovviamente “ascolta” ma anche propone, guida, e diciamolo moralizza, come è giusto e degno che sia da parte di un gruppo di persone che pretende l’aggettivo “dirigente” e la società che la esprime.
Berlusconi non ha affatto questi obiettivi, fa qualcosa che gli riesce molto più semplice, interpreta direttamente gli umori, proprio come fa la Lega: non pretende di insegnare ad amare Mozart a qualcuno che non ha mai ascoltato musica, gli rifila Ginetto Ruzzetta e Marco Carta ed è a cavallo.
E noi lì, a guardarlo, a non capire, ma come…ma io…ma Mozart…ma Manzoni…ma non capite…Rubens…Picasso…mentre quelli mangiano un BigMac con le cuffiette alle orecchie.
E ripetiamo ossessivamente che insomma, senza B si potrebbe riascoltare Mozart tutti quanti.

Eccolo, ci sono caduto, l’intellettualismo, l’elitismo, la solita sinistra che finge di essere vicina alla classe operaia e poi favorisce solo gli zingari e i Marocchini, mentre ascolta Mozart nelle sue case borghesi.
Può darsi, ed è vero, siamo lontani dalla gente, con e senza doppia g, ma non perché amiamo Mozart, ma perché la realtà è che non abbiamo nessuna voglia di fare la fatica dell’educazione politica, perché non sapremmo cosa insegnare, non abbiamo niente da moralizzare, abbiamo perso i nostri punti di riferimento che già non erano affatto Mozart e Manzoni, ma molto più spesso Lenin e Stalin, e non ci importa un accidente di Rubens, quelle sono immaginette che usiamo per darci un tono, mentre dentro la pancia e sulla bocca siamo pieni di ketch-up.

martedì 12 maggio 2009

Libertà

Ieri notte guardavo su RaiStoria un doc piuttosto noioso, a dire il vero, sulla faccenda degli ostaggi dell'Ambasciata americana a Teheran dell''80.
Come dicevo era piuttosto noioso, ma ad un certo punto intervistano una scrittrice iraniana, tale Azar Nafisi (scrivo tale perché confesso che non l'avevo mai sentita nominare, colpa mia ovvviamente), che pur in un eloquio troppo elaborato e troppo ricco di citazioni (esattamente come sarebbe stato il mio d'altronde), dice una cosa:
"La libertà non è costituita tanto dai diritti che effettivamente si godono nel Paese nel quale si vive, ma dalla libertà di poter lottare per l'ottenimento di quei diritti".
Questa cosa mi ha consolato, è molto bella, e testimonia che forse nonostante tutto anche l'Italia è un Paese libero.

sabato 9 maggio 2009

Centro-sinistra

A Bergamo stiamo dando il meglio di noi: la giunta di centro-sinistra ha stabilito che in città si può chiedere l'elemosina, ma solo un'ora al giorno.
Giusto, bisogna essere moderati, e moderare le cose.
Io propongo di limitare anche altro, per esempio: non si potrebbero limitare ad un'ora al giorno anche le iniziative idiote come questa?

martedì 5 maggio 2009

Educazione

Il Sole24Ore di domenica riportava in prima pagina una notizia interessante per noi PD: Il PDL doppia il PD tra gli operai. Nel campione totale Popolo della libertà e Lega superano il 50%. Democratici al 26%.

Il fatto è che noi siamo gente dai tempi lunghi, secondo noi la classe operaia doveva venire educata, Lega e PDL hanno capito cosa bisognava fare: prendersela così come è.

Giochino

Se vivessi dentro Guerre Stellari la mi vita sarebbe arrivata sin qui, dicono loro, il punto è che le mie guerre non sono così stellari.




venerdì 1 maggio 2009

1 maggio

Nasce oggi una rivista online sarda dedicata alla politica. Si chiama rosarossa.
L'area di riferimento è quella riformista del PD e io spero di scriverci qualcosa su presto.
Nel frattempo, nel mio piccolo la pubblicizzo, e per chi volesse, può raggiungerla cliccando sul link che ho messo nella colonna blog in questo sito.