sabato 20 dicembre 2008

Italiani

Quando lo scorso anno Sarkozy vinse le presidenziali in Francia, per alcuni giorni si parlò delle sue origini ungheresi e di come fosse particolare la Francia, uno Stato così nazionalista in fondo ma che era capace di scegliere “guide” non “pure”, come a suo tempo era stato il caso di Napoleone, un “italiano”.
Mi venne così da riflettere su come anche in Italia si fosse creato qualcosa di simile e di opposto, almeno due personaggi più che essere stati scelti come “guide” dagli Italiani avevano loro scelto l’Italia e soprattutto gli Italiani come realtà da amare, curare, guidare (senza nascondermi la parte meno romantica delle vicende). Uno era Cavour, che in fin dei conti era francese, l’altro De Gasperi, figlio dell’impero austriaco, italiano a metà che ci difese e rappresentò nei momenti più tragici della nostra non brillantissima storia nazionale.
Ma soprattutto mi viene in mente in questi giorni, che mentre ci facevamo rappresentare istituzionalmente da un uomo così pieno di dignità e di serietà, in un frangente in cui giustamente sentivamo di essere inaffidabili, poveri, un po’ pulciosi, insomma indossavamo l’abito dell’umiltà, noi sapevamo che colui che invece ci rappresentava meglio umanamente e socialmente era in realtà Alberto Sordi, la nostra vera faccia.
Oggi, che purtroppo non ci vergogniamo più di niente perché c’avemo er SUV, abbiamo deciso che Alberto Sordi può andar bene anche come premier e siccome l’originale è morto, abbiamo preso la copia di Arcore.

1 commento:

Anonimo ha detto...

...l'analogia con il cinema mi pare azzeccata...e che ne dici delle selezioni di Arcore per il casting del reality "L' Isola dei famosi" che si trasmetterà nei prossimi mesi in tutte le urne eletterali della Sardegna?...sponsorizzato da Mister T. per Giunta