martedì 24 gennaio 2012

Caro Michel

Non solo un viceministro, ma chiunque, può dire che è meglio laurearsi prima dei 28 anni. Almeno se non si hanno impedimenti. Certo, magari un viceministro soprattutto di un governo tecnico farebbe bene a usare termini più eleganti e più argomentati rispetto al semplice "sfigato". Ed è verissimo che in Italia si è purtroppo persa la cultura dello studiare come via per l'emancipazione. Tutto vero.
Però se il viceministro in questione è uno che "ricorda che ai tempi dell'università il professor Dell'Olio "mi propose di lavorare per il suo dipartimento" (all'ora fatale, Martone senior, amico di Previti, fece pubblicare per Dell'Olio un necrologio la cui metratura gli appassionati del ramo ancora ricordano). O la scioltezza con la quale ripercorre la fulminea sua carriera: a 23 anni dottorando, a 26 ricercatore (diventa anche avvocato), a 27 professore associato (a Teramo). A 29 anni - record - Martone è ordinario avendo ottenuto l'idoneità a Siena con il classico schema all'italiana (otto candidati, sei si ritirano, due vincono). 
A presiedere la commissione, il professor Persiani: quello che, anni prima, "mi aveva chiesto se volevo lavorare all'Università e la mattina alle 7 mi aveva convocato". Che fortuna. Ottimi, del resto, sono da sempre i rapporti tra Persiani e Martone Senior. "Secchioncello", si definisce. E che sia preparato anche i detrattori lo dicono. Ancora più bravo nel tenere insieme tutto. 
Negli ultimi due anni, consulente di Brunetta ma anche collaboratore di Maurizio Sacconi (suo sponsor nella nomina a viceministro), Martone è riuscito a essere anche in Italiafutura, stimato senza riserve dall'antiberlusconiano Luca di Montezemolo. Se non fosse entrato al governo, aveva già pronta la nomina a presidente di FondInps: firmata da Sacconi, poche ore prima delle dimissioni di Berlusconi.  (fonte l'Espresso).



Be' ecco, quando poi per te le cose sono andate così, forse dovresti stare più accorto a lasciarti andare ai commenti.

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