lunedì 4 aprile 2011

Il mare d'inverno

Alle volte ti capita pure di dirlo a lezione che nel Medioevo il mare d'inverno era "chiuso", che si navigava solo da aprile a ottobre, perché negli altri mesi era troppo pericoloso. E pensi magari anche che non che sia difficile immaginarlo ma certo al giorno d'oggi uno se lo deve immaginare perché con le navi che abbiamo e con la tecnica che abbiamo.
Poi invece stamani ci ho pensato, che non è difficile spiegarlo. Che ancora oggi: guarda che mare piatto in questio giorni, guarda come sbarcano a migliaia con i gommoni. Mica se lo sognano a gennaio.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro tu pensi troppo.

Anonimo ha detto...

il mare d'inverno / è solo un film in bianco e nero / visto alla tv / e verso l'interno / qualche nuvola dal cileco / che si butta giù / sabbia bagnata / una lettera che / il vento sta portando via / punti invisibili / rincorsi dai cani / stanche parabole di vecchi gabbiani / e io che rimango qui sola / a cercare un caffè / il mare d'inverno / è un concetto che il pensiero non considera / è poco moderno / è qualcosa che nessuno mai desidera / alberghi chiusi / manifesti già sbiaditi di pubblicità / macchine tracciano solchi su strade / dove la pioggia / d'estate non cade / e io che non riesco / nemmeno a parlare con me / Mare mare / qui non viene mai nessuno / a trascinarmi via / are mare / qui non viene mai nessuno / a farci compagnia / Mare mare / non ti posso guardare così / perchè questo vento / agita anche me / questo vento agita anche me...

Passerà il freddo / e la spiaggia lentamente / si colorerà / la radio e i giornali / e una musica banale si diffonderà / nuove avventure / discoteche illuminate / piene di bugie / ma verso sera uno strano concerto / e un ombrellone che rimane aperto / mi tuffo perplessa / ai momenti vissuti di già / Mare mare / qui non viene mai nessuno / a trascinarmi via / are mare / qui non viene mai nessuno / a farci compagnia / Mare mare / non ti posso guardare così / perchè questo vento / agita anche me / questo vento agita anche me / mare mare, qui non viene mai nessuno a trascinarmi via / Mare mare...