mercoledì 14 luglio 2010

Non solo dal deserto


"Non soltanto non ho saputo essere cattivo, ma non ho saputo essere niente di niente: né cattivo né buono, né canaglia né galantuomo, né eroe né insetto. E adesso passo i miei giorni qui nel mio cantuccio, burlando me stesso con la maligna e del tutto inutile consolazione che, comunque sia, una persona intelligente non può diventare sul serio qualcosa, giacché a diventar qualcosa ci riesce solamente l'imbecille. Sissignori: una persona intelligente in questo nostro secolo diciannovesimo ha il dovere, anzi l'obbligo morale di essere una creatura prevalentemente priva di carattere; viceversa l'uomo di carattere, colui che agisce, è una creatura prevalentemente limitata. Questa è da quarant'anni una mia convinzione. Io ho quarant'anni, adesso, e quarant'anni son tutta una vita, dico bene? Sono o no i quarant'anni la più profonda vecchiaia? Vivere più di quarant'anni è una cosa sconveniente, è volgare, immorale! Chi vive più di quarant'anni? Rispondetemi sinceramente, onestamente. Ve lo dirò io chi: gli imbecilli e i mascalzoni, nessun altro. E questa cosa io la dico alla faccia di tutti i vecchi, alla faccia di tutti codesti rispettabili vecchi, di tutti questi vegliardi dalle chiome d'argento e profumati! Alla faccia del mondo intero la dico, questa cosa! Io ho il diritto di parlare così, perché dal canto mio camperò fino ai sessant'anni. Fino ai settant'anni vivrò, io! Fino a ottant'anni vivrò!... Aspettate! Lasciatemi riprender fiato un momento..."

2 commenti:

Anonimo ha detto...

caro Fedoro, voglio ricordarti che tu non hai più quarant'anni e non puoi pretendere di rimanervi agganciato a oltranza; comincia piuttosto a sgranchire le gambe per il traguardo successivo, per il quale non oso immaginare quale eccellente cadavere letterario avrai coraggio di rispolverare; in ogni caso i ragionamenti generazionali sono tristi quanto la sala d'aspetto di un ambulatorio

Anonimo ha detto...

ti meriti un bacio