venerdì 30 dicembre 2011

E due

Ieri ho visto un bel pezzo della conferenza stampa di Monti. Per la seconda volta (dopo quella che spiegava la manovra di dicembre) l'ho trovata bella, interessante, concreta soprattutto.
Per la seconda volta però mi sono ritrovato il giorno dopo con gli editoriali che mostravano stupore o spiegavano lo stupore di chi guardando quella conferenza stampa rimaneva colpito, perché il professor Monti è stato appunto professorale, e la gente non capisce bene, nonostante i grafici.
E allora eccomi a riflettere sul fatto che anche io sono un professore, uno che oltre a studiare di mestiere spiega le cose alla gente (a ragazzi più o meno grandi), cioé uno che come Monti dovrebbe spiegarsi bene e essere capito bene, perché quello fa di mestiere. Non è solo un bravo ricercatore, è proprio uno che insegna, un professore. E invece no.
E il paradosso è qui: proprio come me che ho la sensazione di non essere mai capito dai miei ragazzi, ecco che il professor Monti non viene capito dai suoi di ragazzi (il "popolo" italiano), e c'è bisogno che qualcuno glielo spieghi bene con altre parole, meno professorali, più alla bidello dei vecchi tempi, che la ricreazione è finita.

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