giovedì 24 febbraio 2011

Cinismo

La simpatica situazione che va creandosi nel nord-Africa potrebbe da qui a un paio di mesi farci ricrollare, ammesso che ne siamo mai usciti, nel bel mezzo di una nuova e più acerba crisi economica, visto che il prezzo del petrolio ha ripreso a volare.
Non si tratta solo di subire un sempre maggior peso del "pieno", ma pare che sia già stato calcolato un breaking point a 120 dollari al barile, soglia oltre la quale l'intero sistema economico mondiale esploderebbe come nel 2008. La stessa Arabia Saudita sta cercando di aumentare la propria produzione giornaliera sino a 12 milioni di barili, ma sarà arduo arrivarci. Se poi l'11 marzo parte, come promesso dalla opposizione al governo saudita, qualcosa di paragonabile a ciò che sta accadendo in Egitto (preferisco non pensare allo scenario libico), beh, allora ragazzi teniamoci forte, e prepariamoci a macinare chilometri a piedi.

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