giovedì 16 dicembre 2010

In lungo

Da ragazzino, col mio videoregistratore Betamax riguardavo continuamente i molti film che registravo nel paradiso delle prime visioni che gli anni 80 hanno rappresentato. Tra questi "Il paradiso può attendere". Non granché a vederlo oggi, ma al tempo...
Il protagonista, giocatore di football di fama mondiale, quarterback (che nessuno sapeva cos'era e infatti nel doppiaggio lo chiamavano "capitano"), viene prelevato per errore dal suo corpo dall'angelo custode, perciò gli si trova un corpo nuovo, quello di un miliardario attempato. Ma lui è destinato a giocare il Super Bowl, che al tempo nessuno sapeva cos'era e infatti dicevano "la Finale". Quindi, siccome è miliardario, si compra i "Rams", la squadra di Los Angeles, come dire il Milan o l'Inter.
E c'è una scena in cui l'ex proprietario della squadra, miliardario a sua volta, piange sulla spalla di un amico miliardario anch'egli, e la scena fa così (vado a memoria):
"La mia squadra. Quel figlio di p....na si è comprato la mia squadra"
"Che genere di pressioni ha usato Fred?" (ecco del nome non sono sicuro).
"Be' gli ho chiesto 350 milioni di dollari....è lui ha detto ok".
"Carogna spietata".

Tutto questo per dire che per fare un mercato delle vacche servono delle vacche.

1 commento:

Anonimo ha detto...

decine di film anni '80 a base di football americano e baseball non mi hanno convinto a cambiare passioni sportive; però le vacche mi sono sempre piaciute, anche quando non sapevo che "cowboy" volesse dire "vaccaro"