lunedì 6 settembre 2010

A proposito di noi

Ma poi, Fini ieri si affrettava a dire che non avrebbe preso i voti del centro-destra per portarli fraudolentemente a sinistra. Ma infatti nessuno ha mai pensato a questo, caso mai prenderebbe i voti a sinistra per portarli lealmente a destra.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Sui due post su Fini: molto interessante il discorso di Fini, questo sì, però dovrebbe decidersi. Non si sta convintamente in casa dopo aver formalizzato il divorzio. Oppure, guardando la cosa da un'altra angolazione, Fini si è risvegliato da un coma politico e civile durato quindici anni. Ci sta che non sia troppo lucido. Insomma, vedo molta confusione, contraddizione e tanto altro ancora. Soprattutto perché non si tratta solo di Fini, ma di Bocchino and friends. Gente prima sdoganata e poi miracolata da Berlusconi a colpi di prebende di ogni genere. E che ora si rende conto che la misura è colma e che forse così è troppo. Facciano una bella seduta di gruppo, magari con Paolo Guzzanti, Enrico Mentana e altri "risvegliati", compreso, se non ho capito male, Filippo Facci. Naturalmente sotto l'edicola ceromunita di Indro Montanelli. Troppo comodo, maledetti figli di puttana!

Giampiero ha detto...

A me il discorso di Fini è piaciuto nei limiti in cui si è rivolto a SB e al suo ex partito: a loro ha detto cose chiare e condivisibili - che poi abbia cambiato idea, l'abbia fatto tardi e altre menate simili non mi importa nulla: io giudico un politico da quel che dice e dalla probabile corrispondenza tra le sua attuali parole e le sue azioni prossime venture, del resto mi cale poco.
Meno convincenti sono state le sue omissioni, tutte sul versante della politica reale; ad esempio, sulla questione delle nuove relazioni industriali chieste con grande evidenza da Marchionne un politico non se ne può uscire con la promessa degli "stati generali del lavoro" (e che palle! Un po' di fantasia, almeno).
Ma forse era troppo attendersi tutto in un discorso che doveva essere - come è stato - uno dei tanti episodi del braccio di ferro interno al centrodestra, di cui vedremo ancora altre puntate altrettanto non risolutive.
Con questi limiti, Fini è piaciuto anche a me.
E poi, in assenza di statisti, accontentiamoci di qualche buon retore, ogni tanto.

Mauro Sanna ha detto...

ecco, appunto, io parlavo della sua vis retorica. è stato capace di smuovere.

Anonimo ha detto...

beati voi che v'accontentate...