venerdì 27 marzo 2009

Sottoscrivo

A me Mentana non piace granché, è un po' imbiancato secondo me, e non alludo ai capelli che ho visto neri quando eravamo ragazzini entrambi, però l'intervista che ha rilasciato oggi alla Stampa di Torino contiene molti, moltissimi concetti che condivido:

http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200903articoli/42276girata.asp

Tra questi due: «L’illusione della sinistra era che Tangentopoli avesse cancellato l’elettorato moderato: si confondeva il crollo del Palazzo con la scomparsa di un elettorato consolidato che invece era pronto a votare chiunque tranne loro. L’abbaglio contaminò il sistema dei mass media: nessuno vedeva che c’era un’adesione forte e non plastificata. Nel 2001, ben 7 anni dopo la scesa in campo, ricordo un articolo-appello di Umberto Eco, il cui senso era questo: se una persona è perbene, vota a sinistra, se è egoista o fascista, vota a destra. Ma così non si andava lontano».

«La Ruota della fortuna di 15 anni fa e oggi il Grande Fratello non c’entrano niente: ci sono in tutto il mondo. Chiediamocelo: ci sono trasmissioni che hanno cambiato la percezione degli italiani, che hanno fatto decidere che era meglio Berlusconi di Veltroni? Certo, Berlusconi in tv è potentissimo, a Mediaset negli ultimi tempi si stanno chiudendo gli spazi di autonomia, con un’informazione ossequiente o marginalizzata. Ma il vero nemico della sinistra è stato un altro: abbracciare il libero mercato, la globalizzazione e non avere più risposte per l’Italia che cambiava».

1 commento:

Anonimo ha detto...

"Ma il vero nemico della sinistra è stato un altro: abbracciare il libero mercato, la globalizzazione e non avere più risposte per l’Italia che cambiava".
Questa considerazione è condivisibile, anche se alla fine è proprio la Sinistra che non ha abbracciato le teorie liberomercatiste che è rimasta davvero stritolata.
Il resto è fumo: Tangentopoli è stata fatta contro i disonesti del ceto moderato, non contro il ceto moderato tout court...
Aquarius